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La città di Cuneo secondo noi
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La
mia città (Roby)
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La
mia città ... Come posso
spiegarvela?
Geografia,
storia, monumenti, strade, sensazioni ...
Uuhh ! Che compito difficile mi
sono dato ...
Comincerò dalla geografia.
A
mio parere conoscendo la geografia di un luogo, stato o città che sia,
è poi più facile capire tutto il resto, ovvero la storia di
quel
posto, chi lo abita, le usanze e quant'altro legato a quel luogo.
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Bibliografia
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Quanto
scritto non è ovviamente tutta farina del mio sacco ! ! ! Larga
ispirazione è tratta dai seguenti autori:
"Cuneesi"
di M.Tomatis - Le guide xenofobe - 2005 - Edizioni Sonda.
"Cuneo. Storielle e storia."
di Piero Camilla - 1967 - Stabilimento Tipografico Editoriale Cuneo.
"Cuneo. Strade, facce, monumenti
e cieli della città triangolare."
di M.Bosonetto - O.Migliore - 2001 - Blu Edizioni.
"Bisalta. Una grande montagna."
di AA.VV. - Curatore: N.Villani- 2001 - Blu Edizioni.
"Architettura e urbanistica a
Cuneo tra XVII e XIX secolo."
di Roberto Albanese. - 2011 - Nerosubianco.
oltre che da:
Wikipedia la libera inciclopedia
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Geografia
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Cuneo
è una città triangolare come dice il nome stesso. E' fatta così perché
è posta sopra un altipiano che termina sopra la confluenza di due
fiumi, lo Stura di Demonte ed il Gesso, che scorrono sul fondo delle
due scarpate dell'altipiano a circa 50-60 mt dal piano stradale.
Cuneo
è posta ad un'altitudine di circa 535 mt sul mare ai margini estremi
della pianura e dista dai 10 ai 30 km dalle montagne che si elevano
improvvisamente dalla pianura fino ai 2300 - 3800 mt di quota... un
vero spettacolo in tutte le stagioni ! ! ! !
Il
triangolo cittadino è orientato da NNE verso SSW con la punta diretta
verso NNE in discesa verso la pianura; la città "guarda"
pertanto verso il Mte Rosa che, soprattutto d'inverno, fa
capolino
in lontananza attraverso le brume grigiastre della pianura.
Oltre
le
montagne, che circondano la
città per almeno 180° di visuale,
troviamo verso S il mar Ligure a 80 km in linea d'aria (S.Remo e
Albenga) e verso SO la Francia che nel punto più vicino, il Colle di
Tenda, dista soltanto 35 km.
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Quartieri
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Per
quartieri di Cuneo si intendono le parti in cui è diviso il triangolo
cittadino posto sull'altipiano. Abbiamo quindi procedendo da N a S,
ovvero dalla "punta" di Cuneo verso la "base", ovvero dal basso verso
l'alto
:
- Centro storico detto anche Cuneo
Vecchia
- Cuneo centro detta anche Cuneo
Nuova
- Cuneo
Sud
- Cuneo
Ovest (Donatello)
- Cuneo
S.Paolo (detta anche "Cuneo 2" ... manco fossimo a Milano !)
Mappa
interattiva:
Posizionare il mouse
sopra la mappa per evidenziare le note in sovraimpressione.
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Clicca
QUI per scaricare la
piantina della città
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La città che a mio parere "merita" di essere "vissuta" è
quella del centro
storico insieme a quella del centro.
Lì sono concentrati gli scorci meritevoli, i palazzi più
caratteristici, i monumenti più significativi ... lì, che piaccia o no,
è concentrato lo "spirito" cuneese della città.
Di questa parte
della città, sia che si provenga dal lato di Gesso, che da quello di
Stura, caratteristico è lo SKY-LINE !
SKY-LINE di Cuneo dal
lato di Stura zona Madonna dell'Olmo - Santuario di Madonna della Riva
Bello, con i profili dei vecchi
campanili circondati dalle chiome degli alberi secolari dei lunghi
viali cigliari ed i ponti "nuovi" e "vecchi", da
Piazza Torino a Corso Giolitti
... Assai meno
bello lo skyline del resto della città con i nuovi palazzi in
costruzione.
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Frazioni
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Le
frazioni di Cuneo sono disposte attorno alla città, che essendo
compresa tra due fiumi, si possono dividere in
frazioni oltre-Gesso
e
frazioni oltre-Stura.
Oltre alle frazioni appartenenti a queste due suddivisioni non
dobbiamo dimenticare
S.Rocco
Castagnaretta, l'unica frazione che si colloca alla "base"
del triangolo costituente la città le due frazioni di
Basse S.Sebastiano
(ex-filanda) e di
S.Anna
(zona Cimitero) poste sotto i bastioni di Stura e la frazione di
Tetto Cavallo (zona
piscine) posta invece sulle rive del torrente Gesso.
Alle frazioni di oltre-Gesso appartengono gli abitati di:
- Borgo Gesso
- Spinetta
- Roata Canale
- Madonna delle Grazie (Ruà di
Lerda)
- Bombonina
- Tetti Pesio
- Torre dei Frati
Alle
frazioni di oltre-Stura appartengono gli abitati di:
- Confreria
- S.Pio X - Cerialdo
- Madonna dell'Olmo
- Passatore
- Roata Rossi
- S.Pietro del Gallo
- S.Benigno
- Ronchi
Caratteristica
delle frazioni e degli spazi tra la "ville" e le frazioni è il verde, o
meglio, la campagna, quella coltivata intendo, che in pochi minuti di
automobile, ma soprattutto di bicicletta, ti circonda.
Già perché in fondo la frazione più lontana, che credo sia S.Pietro del
Gallo, dista dal centro cittadino non più di 8-10 km.
Nelle frazioni si trova "di tutto":
dalle
vecchie cascine che paiono dei quasi villaggi, alle ricche ville
dell'''8-'900 in stile liberty o giù di lì, ai bei viali di alberi
secolari, ai campi coltivati.
Purtroppo la cementificazione a
Cuneo si fa pesantemente sentire ... Capannoni a destra ed a manca
hanno invaso la periferia e le frazioni ed insieme ai centri
commerciali, ben 3 sul
territorio comunale,
ci hanno privato della terra necessaria al nostro sostentamento; ma si
sa, perché non lucrare con affitti o attività varie, quando costruire
dissennatamente è così facile e magari pure sovvenzionato?
Però guardando i capannoni, il più delle volte chiusi e contenenti
chissà cosa, mi viene da pensare: "Ci
abbiamo messo pochi anni a cementificare il terreno su cui sorgono
questi
obrobi ... ma quanto tempo dovrà passare prima che il terreno su cui
sono stati costruiti ritorni
coltivabile?"
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Le
montagne
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Le
montagne
! Sono una parte costituente di Cuneo
in
quanto sfondo naturale perfetto alla città.
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Foto: Le
Alpi Marittime, scenario di Cuneo.
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Si
è portati a vederle come ostacoli, come grandi barriere divisorie, ma
non è sempre stato così
... è solamente dal 1713 che il confine nella nostra provincia passa
sullo spartiacque alpino
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Forse
il primo esempio (Età del Bronzo) di civiltà trans-frontaliera lo
possiamo ritrovare in coloro i quali scolpirono le incisioni rupestri
del Monte Bego. Pare infatti (cit. E.Bernardini) che i luoghi
di origine di queste genti, progenitori dei
Liguri,
fossero la Liguria, la Provenza ed il Piemonte Sud-Occidentale.
All'epoca
dell'Impero Romano il confine tra l'Italia (IX Regio) e le province
della Gallia (Alpes Marittimae - Alpes Cottiae) correva ai
piedi
delle Alpi Marittime e Cozie ed una strada romana univa Pedona (Borgo
S.Dalmazzo) con Forum Germanorum (Caraglio)
e Caburrum (Cavour) che a quel tempo erano stazioni per la riscossione
del dazio sulle merci in arrivo dalle Gallie e campi fortificati
militari.
In
epoca più tarda, tra Medio Evo ed Età Moderna, si formarono invece a
cavallo delle Alpi numerosi stati; alcuni esempi di questi stati, ed
alcuni durarono anche 800 anni, sono:
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Storia
E dopo
la geografia, la storia ...
E' la storia che ci spiega come mai i cuneesi sono così come sono, ma
soprattutto cosa potremmo diventare se impariamo la lezione del passato.
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Siccome
la storia di Cuneo è una lunga storia, per non tediarvi troppo e per
non rendere la lunghezza della pagina infinita, riporto tutto quanto
posso dire sulla mia città a livello storico in una apposita pagina
QUI.
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Cuneesi
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Ma
chi sono i cuneesi? Qual'è il prototipo dell'abitante di
Cuneo?
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Per capirne la psicologia occorre fare mente locale alla
posizione
geografica della città, così come ho spiegato poc'anzi in
Geografia ... Siamo
praticamente in
fondo alla Pianura padana in un
"cul
de sac" circondato per 3/4 da
montagne, ovvero siamo un po' isolati. E non solo per la geografia.
Viabilità
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Anche
la viabilità non favorisce l'apertura al mondo della città e del suo
abitante. Se
parlate di viabilità con me o con un mio concittadino vi potremo
illustrare la "magagne" della viabilità della
provincia:
I primi
due sono gli unici valichi verso la Francia; non molto alti e
praticabili nominalmente tutto l'anno sono invece chiusi quando nevica
troppo, quando piove troppo, quando occorre fare manutenzione, quando
frana, ecc... a
volte senza che nei rispettivi fondovalle (il traforo del Tenda è in
Valle Vermenagna, mentre il colle della Maddalena è in Valle Stura) ve
ne sia la segnalazione! Per il traforo del tenda, vecchio e cadente,
datato 1881, è in progetto da 20 anni il raddoppio con lo scavo in
parallelo al vecchio tunnel di una nuova canna. Questo progetto viene
perciò denominato da noi cuneesi
Canna-bis
...
La
ferrovia Cuneo-Nizza è tra le più
belle del paese e soffre delle
medesime problematiche del Traforo del Colle di Tenda, ovvero:
- chiusa quando nevica troppo,
- quando piove troppo,
- quando
occorre fare manutenzione,
- quando frana, ecc...
tant'è che sono quasi di più gli anni in cui è stata chiusa
(per guerre, frane e distruzioni varie)
che gli anni in cui è stata aperta.
L'aereoporto
di Cuneo-Levaldigi invece non si differenzia un granchè dal
strade è ferrovie ... Infatti è da sempre in odore di chiusura vista la
vicinanza con l'aereoporto di Torino Caselle e solo di recente è stato
"adottato" da una nota compagnia di viaggi low-cost.
Attualmente Cuneo è unita
a Roma, Tirana, Bucarest, Londra, Birmingham e Dublino (le ultime 3 dal
20 dicembre 2008).
Inoltre a partire dal 31 marzo dal 2009 si può raggiungere
la terra più bella del mondo
(e qui esce l'orgoglio sardo della mia informatrice)
cioè la Sardegna!
Infine
l'
autostrada
Cuneo-Asti ... Dovrebbe permettere di unire Cuneo al resto
d'Italia
in un tempo decente visto che attualmente per strada "normale" per
arrivare ad Asti (90 km di distanza) ci si impiegano circa 2 ore,
manco fosse la
Parigi-Dakar. Però:
- il percorso autostradale non è
diretto, ma
zig-zaga per tutta la provincia
- mancano il primo, l'ultimo ed un
tronco
intermedio, tratteggiati in verde nell'immagine sottostante (ovvero
mancano oltre 30km su un totale di 73 km)
- il pedaggio costa un sacco di
soldi (oltre 4
Euri !)
- se ne parla da 30 ann
- sarà aperta al traffico nel tratto A6 / Cuneo
il 20-02-2012 e costerà altri soldi
- poi nel 2015 forse sarà la volta del tratto Cherasco / Roddi
- quindi
poi sarà la volta del tratto che permetterà alla"zeta rovesciata" di
innestarsi nella A21 ad Asti attualmente (2012) allo studio
...
Auguri !
Vista la lista dei deficit della viabilità cuneese l'unica cosa che
viene in mente è:
MENO
MALE CHE CUNEO NON HA IL MARE !
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Brutture
edilizie
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Questo
isolamento dal mondo porta inevitabilmente ad una
certa qual ristrettezza mentale, che per rimanere in abito
edilizio,
porta a
costruire alcune brutture alcune delle quali vanno
sottoterra, altre si proiettano alte verso il cielo ed infine alcune
restano a rasoterra (magari !). Parliamo di:
- Buco di Piazza Boves
- Grattacielo degli uffici
finanziari dello Stato
- Palazzi nell'area della Est-Ovest, lato Stura
dove:
- nel
primo caso, dopo 10 anni di lavori, ci siamo ritrovati con
una piazza che in superficie dopo 2 rifacimenti sembra una baraccopoli,
sette piani di parcheggi bui, non custoditi e dalla reputazione
malfamata.
Il lato
"bello di Piazza Boves ...
- nel secondo
caso,
dopo 8 anni di lavori e 8 anni di "funzionamento", il grattacielo di 12
piani è praticamente vuoto, ha dei costi di manutenzione altissimi,
cade letteralmente a pezzi (calcinacci e lastre di copertura della
facciata).
Il Palazzo
degli uffici Finanziari è quello alto, sullo sfondo
- nell'ultimo
caso, quello che i nostri avi ci avevano insegnato, ovvero
NON costruite a
ridosso delle rive dell'altopiano,
ma andatelo a fare 50-70 mt più in là, è stato disatteso; il risultato
è che lo skyline che si osserva entrando a Cuneo dalla
Est-Ovest
non è quello che per secoli ha riempito di stupore forestieri ed
invasori ... OK, Cuneo non è S.Francisco, però ... Per
rendervene
conto, guardate qui sotto:
Skyline di
Cuneo Vecchia
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Vizi
& virtù
cuneesi
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Tuttavia
noi cuneesi abbiamo anche delle virtù !
Una su tutte viene riassunta
nel dialetto
"Pissa
pì curt" che, tradotto, significa "Piscia più corto",
ovvero non ostentare e non vantarti di quello che fai.
Abbiamo
già parlato di "tonteria" cuneese
QUI.
Riassumendo, grazie ai "numeri" fatti dai nostri avi
( ... e noi che non siamo da meno
dei nostri avi continuiamo a fare stupidaggini - vedi il paragrafo
sulle "Brutture edilizie"),
ci siamo guadagnati la fama di essere tra i più fessacchioni d'Europa.
Però SIMPATICI ! ! !
Ma
passiamo ad un altro "titolo" che ci caratterizza:
BOGIA-NEN
Sarà
per la viabilità scassata, sarà per le montagne, ma il Cuneese passa
per uno che dalla sua terra non si è mai mosso tanto e che soprattutto,
come ricorda wikipedia
"ha un'eccessiva
refrattarietà ai cambiamenti." Malignità dei nostri cugini
Torinesi?
A proposito di bogianen, val la pena di ricordare alcuni personaggi
che,
"
per bugese, sun bugiase"
(per essersi mossi, si son mossi):
Questi
signori, per lo più emeriti sconosciuti ai
più, non sono concittadini, tranne il secondo,
forse, ma comunque sono cuneesi di provincia ed, ad onta di ciò che
dicono le malelingue, hanno viaggiato molto. Ma chi sono costoro?
Quidam Ligus.
Il primo, citato nelle cronache di Sallustio, è un soldato
dell'esercito romano ed è purtroppo rimasto senza nome (Quidam
Ligus, quello vuole dire ...
). Impiegato come
soldato semplice nella guerra contro Giugurta
nel 106 a.C pare che un giorno, andando alla ricerca di lumache lungo
uno sperone roccioso, il nostro "Ligure Qualunque" trovò una via per
assalire da tergo e per la montagna la guarnigione Numida, che
già
non pochi guai aveva fatto passare agli eserciti Romani.
Non
solo ... Trovata la via, condusse i suoi commilitoni sù per le rocce,
attrezzando i punti troppo esposti addirittura con corde fisse ! Come
non associare il nostro Ligure, e le lumache di cui era evidentemente
ghiotto, con Borgo San Dalmazzo e la Helix Pomatia (Fera Freida = Fiera
fredda)?
Michele
da Cunio.
Di lui, alcuni cuneesi, dicono che fosse un concittadino
che forse, in
virtù della forma di nave della città, diventò marinaio e seguì
Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio in America (1493-1495).
In realtà, Wikipedia,
narra di come Michele da Cunio fosse un savonese
amico di Colombo e di come la sua famiglia risiedesse originariamente
in Cunio, una frazione di Segno, situata sulle colline alle spalle di
Vado Ligure, a 300 m. sul livello del mare e a 16 Km da Savona.
Comunque sia, una sua lunga lettera, ritrovata per caso nel 1885, è
considerata come uno dei racconti più fedeli e veritiere di quelle
prime colonizzazioni del Nuovo Mondo.
Ugo Battista.
Nato a Vinadio nel 1876 era alto 2,30 mt
e, scoperto da un circo,
viaggiò in lungo ed in largo, prima l'Europa, e quindi l'America in
compagnia di suo fratello Paolo costituendo la coppia de "Les Geants
des
Alpes".
Morto ancora in giovane età su di lui esiste una leggenda che lo vuole
seppellito a Wounded Knee dai suoi colleghi e amici indiani.
Giacomo
Inaudi.
Nato a Roccabruna
fu un collega del signore precedente; era un vero talento matematico,
benchè sapesse a mala pena leggere, scrivere e far di conto.
Nel
baraccone in cui era ingaggiato era in grado infatti di fare calcoli
matematici mentali con la velocità del fulmine ed era talmente
prodigioso questo suo talento che numerosi studiosi (tra cui Camille Flammarion) vollero
esaminarne
a fondo le capacità.
Giuseppe Filippi.
Nato a Montanera, il paese del mio
testimone di nozze, il 28 dicembre 1895 era al Grand Cafè del Boulevard
des Capucines a
Paris la Ville Lumiere...
A che fare?
Ma ad assistere alla nuova
invenzione dei Fratelli Lumiere:
IL SINEMA' !
E gli piacque così tanto che 2 anni dopo lo troviamo,
prima a Milano e poi a Cuneo, a presentare i suoi lavori "I bagni di
Diana" e "Le LL.AA.RR
all'esposizione di Firenze" tra i primi film girati in
Italia.
Carlo Chiapello.
Cuneese,
nel 1865 quando aveva 44 anni, venuto a sapere che in Giappone
viveva una razza di
bachi da seta immune ad una malattia che stava mandando l'industria
della seta "a ramengo", si imbarcò per quel lontano paese in compagnia del concittadino
Secondo Sala. Fu
tra i primi europei a visitare il Giappone dopo che questo si era
chiuso in un isolamento impenetrabileo a partire dal XVII secolo
(vedi la storia di Cho-Cho-San e
del ten. Pinkerton ... alias Madame Butterfly di Puccini)...
Il periodo Meiji con il quale si chiude questa sorta di isolamento è
solitamente datato 1868 !
Tornando
a Carlo Chiapello, naturalmente egli ritornò in patria con le uova del
baco da seta immune alla malattia e per ancora molti anni, fino al
1921,
il mercato dei
bachi da seta di Cuneo fu tra i più importanti d'Europa !
Torniamo
ai Vizi ed alle virtù ...
Noi
Cuneesi sarà che siamo vicini ai liguri, ma
le cose gratuite ci piacciono
parecchio !
Viene un cantante famoso a fare uno spettacolo? Se si paga, si mugugna
un po', e poi ci si ritrova in 500 o 600 ...
Ma se il concerto è "A GRATIS" ...
2000 o 3000 persone si ritrovano in piazza come niente !
Altro
vizio/virtù di noi
Cuneesi è
quello che
riguarda il parlare della nostra
città;
siamo pronti, parlandone tra di noi concittadini, a lamentarci
del freddo-umido, della cappa di caldo estivo, della chiusura delle
persone, ecc ... ma con "gli stranieri", ci offendiamo se ce la
denigrano e, per renderla bella e desiderabile, ne parliamo a loro con
amore illustrandone tutti i vantaggi e le infinite delizie che ci sono
in essa ...
Esattamente come sto
facendo io in questo istante ! ! !
E così
terminano i vizi e le virtù dei Cuneesi...
Ah
no ! ! ! ! Dimenticavo ...
Cuneo
+ Montagne = Cuneese.
Questa
strana equazione è la quintessenza della cuneesità in fatto di
ambiente. Se l'iscrizione al CAI fosse obbliatoria per legge, noi
cuneesi, come per i fari delle auto accesi anche di giorno, saremmo
all'avanguardia ! Ovvero, per dirla con
Marco Bosonetto,
essere iscritto al CAI qui a Cuneo conta più dell'appartenenza al
Rotary Club...
C'è chi dice che
siamo
un po' come dei fachiri della
montagna ... In che senso? Bhè, intanto i cuneesi
frequentano la
montagna in ogni stagione ed inoltre la percorrono in lungo ed in
largo. Poi sanno per nome tutti i rifugi delle valli limitrofe dalla
Tanaro alla Po e per ognuno di essi conoscono anche:
- dislivello
- tempo
di percorrenza
- nome
delle cime che li sovrastano, dei torrenti, dei laghi , ecc ...
Infine:
- frequentano
la montagna con il bello ed
il cattivo tempo,
- percorrono
le pietraie
infuocate sotto il
sole estivo,
- sciano
sù e giù per
canaloni gelati in inverno
(ovviamente parlo di sci-alpinismo...),
- si
prendono l'acqua del
temporale sui sentieri più impervi,
- percorrono
i crinali più
aguzzi
delle cime più alte e/o fuorimano
possibilmente fuori
sentiero e, magari, in mezzo alla nebbia più fitta.
Esagero?
Mmmhhh ... anch'io ho fatto la mia parte (e sono iscritto al CAI, anche
se non dormo più in un rifugio da almeno 5 anni) e quindi parlo di cose
di cui mi intendo bene.
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Aneddoti
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Per
gli aneddoti più gustosi sui Cuneesi potete vedere
nell'apposita
pagina -
Clicca
QUI.
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La magia dei "Baracconi"
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Ogni
cuneese sa che l'inverno, quello vero,
quello da -10 °C per intenderci,
a Cuneo arriva soltanto dopo l'arrivo dei
"Baracconi" ...
Inverno ? Baracconi
? freddo a -10 °C ?
Vi
state chiedendo se ho perso il senno, lo so ... E invece no,
cari amatori di Cuneo ! Ma vi capisco ... Certo, siete abituati a
frequentare Cuneo, nella bella stagione e dunque, se non sapete la
storia non ve ne posso fare una colpa, state a sentire.
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I "Baracconi" (Baracun, en cuneijs)
sono le giostre
che da sempre, che io mi ricordi, vengono a Cuneo a
stazionare in
Piazza Galimberti in occasione del Carnevale. Cuneo, al contrario di
altre città e cittadine della Granda, non ospita festeggiamenti di
Carnevale particolarmente "sontuosi";
Mondovì
con il suo "Moru", Saluzzo, Caraglio, Demonte e Sampeyre con la sua
bella Bajo, meritano in questi giorni, sicuramente una visita.
Festeggiamenti, sfilate di carri, maschere, coriandoli e stelle
filanti, allietano gli spettatori ed i figuranti e danno a tutti la
speranza della imminente fine del rigido inverno.
Sarà
che noi cuneesi siamo un po' austeri ed un po' bigotti, ma noi
preferiamo la sicurezza scientifica che la fine dell'inverno non arriva
affidandosi a questi riti pagani, ma
ospitando
sulla nostra Piazza più bella, in centro città, i Baracconi dall'ultima
settimana di gennaio alla prima settimana di marzo.
E'
infatti grazie a questa precisa tradizione, scientificamente studiata a
tavolino dai nostri avi, che neve, ghiaccio, bufere e freddo artico,
sfogano la loro violenza sulla città soltanto in questo periodo,
permettendo ai cuneesi, dall'amministrazione al singolo cittadino, di
essere
psicologicamente
e materialmente preparati ogni anno.
Infatti,
terminati i SALDI, facciamo arrivare i dischi volanti, gli autoscontro,
il bruco verde della mela, le giostre con cavallucci e locomotive e
tutto l'armamentario dei giostrai; e come sono sistemati ... giù a
nevicare. Ma il Comune è allertato anche lui, i mezzi antineve
sono pronti, e via a spargere sale e togliere neve con i
"lesun"
(gli spartineve) !
Bhè in effetti a
volte nevica e fa freddo anche a novembre e a dicembre,
ma ... come a febbraio mai ! E
noi siamo sempre pronti. Non ci credete ? Ah, ah, ah ...
Prendete
quest'anno: il 2012.
- Arrivo dei Baracconi il 27
gennaio, giovedì;
- grande nevicata (50 cm in città) e grande freddo (-15 °C la
notte da quasi una settimana) a partire dal 30 gennaio, il lunedì
successivo!
Un prodigio ... Una vera
magia ! Tutti gli anni ...
.
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Caratteristiche
della città
.
La
città di Cuneo è caratterizzata da alcuni "tratti caratteristici"
che lasciano nel
cuore di chi ci vive o di chi la visita un segno indelebile ...
Per
poter visitare questi luoghi, cliccate nei
cerchi evidenziati in giallo sulla mappa riportata qui sotto...
Mappa
interattiva:
posizionare il
mouse sulla parte
evidenziata in giallo per visualizzare il nome del luogo che si vuole
visitare.
Cliccare sopra per andare alla
descrizione.
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Luoghi da non perdere
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Se venite a Cuneo
ci sono luoghi che NON potete perdervi !
E che non vi perderete,
specialmente se a farvi da "cicerone" è un cunese (o cuneesizzato)
D.O.C. Davvero ! E non è una minaccia, ma una seria proposta di turismo
nella nostra città:
Buon divertimento !
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Portici
Da P.za
Torino, situata al vertice del Cuneo, in direzione delle
montagne e di Borgo S.Dalmazzo per una lunghezza di oltre 3 Km si
aprono ai lati della via principale della città i Portici.
Costituiscono un punto di ritrovo eccezionale e, specie in questi
giorni di Natale, o il sabato pomeriggio, possono avere una densità di popolazione
maggiore che Hong-Kong. Perché ? Ma perché qui si possono "fare le vasche" in
compagnia e guardare 6 Km di vetrine di negozi al riparo da qualsiasi
calamità metereologica.
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La parte più antica dei portici,
chiamata un tempo Contrada Maestra, ora si chiama Via Roma.
Qui i portici sono bassi, bui e massicci, tant'è che noi li
chiamiamo "portji scur", portici scuri in dialetto. Da sempre i portici
sono stati parte del patrimonio genetico dei cuneesi:
- sede delle botteghe
- sede del mercato
- luogo di incontro civile e
religioso
- scuderie per i cavalli
- alloggi della guarnigione
- rifugi per gli abitanti durante gli assedi
Affacciate a Via
Roma, sopra ai
portici, le case
sei-settecentesche del bel mondo di allora con i palazzi
signorili dei
Tornaforte, dei Ricci d'Andonno, dei Lovera, dei Samone, dei Caisotti,
dei Ferraris di Celle con i loro bei cortili interni
lastricati in pietra di Luserna, i portoni
carrai d'accesso... ed i palazzi di "governo" come il Municipio, il Vescovado, la
Prefettura.
.
.
Oltrepassata Piazza Galimberti l'asse
cittadino cambia nome, diventando Corso Nizza, e cambia epoca;
i palazzi sono infatti
dell'8-900 ed i portici si fanno larghi ed ariosi. Non
cessano i negozi ed anzi il
tratto fra P.za Galimberti e C.so Dante E' LA VASCA per eccellenza.
Lungo C.so Nizza il tempo
(architettonico) scorre: i palazzi
di fine '800 cedono il passo a belle costruzioni in stile liberty
che proseguendo diventano sempre più moderni come il Palazzo della Provincia
fino a che, dopo P.za
Europa, i palazzoni degli anni del secondo dopoguerra
prendono possesso dei portici. Anni
'50, '60, '70, '80 e 90 ed arriviamo in P.za d'Armi al
limite Sud della città.
.
.
Se però attraversiamo la strada
e torniamo giù verso P.za Torino ecco che la macchina del tempo riparte
in senso contrario, naturalmente sempre sotto ai portici, al riparo dalle intemperie,
davanti alle vetrine illuminate di gioiellerie,
banche, boutique, librerie, bar, fotografi, gastronomie, gelaterie,
chiese, panetterie, macellerie, drogherie, cartolerie, giornalai,
ristoranti, abbigliamento sportivo, calzolai, ortofrutta, kebab,
vinerie, telefonia, e ancora, e ancora, e ancora ...
Ma i portici non sono solo
sull'asse viario principale ... Altri ce n'è in C.so Giolitti verso la
Stazione e, giù in Via Roma,
per la piccola
via di Contrada Mondovì.
.
.
Piazza Galimberti
Dedicata
al martire della Resistenza Duccio Galimberti, torturato ed
ucciso dalle brigate nere locali il 4 dicembre 1944 a
Centallo, la piazza è il
"centro di gravità permanente" di
Cuneo.
Larga 110 mt e lunga il doppio, è caratterizzata da palazzi dell'800
che sorgono simmetrici lungo l'asse viario di Cuneo.
Il
"tizio" che vedete sul piedistallo in mezzo alla piazza però non è
Galimberti ... E non è neanche CAVOUR (!) cara la mia signora che
all'adunata degli alpini volevi fare la saccente con i tuoi compaesani
venuti da chissà dove ! SACRILEGIO !!!!
E' Giuseppe Barbaroux,
avvocato cuneese e giureconsulto del Regno di Sardegna a cui il "Re
Tentenna" (Carlo Alberto) diede l'incarico ingrato di riformare in
senso moderno e liberale i codici commerciale, penale, civile e
militare, nonchè di promulgare lo Statuto Albertino. Calunniato e
invidiato dai progressisti e dai conservatori, non appoggiato con
decisione dal Re, si uccise gettandosi nel vuoto a Palazzo Reale
(Torino).
Da
Via Roma uscendo dai portici si può ammirare la splendida vista delle
montagne di Valle Gesso,
le montagne cuneesi per eccellenza, che
lasciano senza fiato per la loro bellezza, soprattutto all'imbrunire
nelle giornate serene quando il loro profilo scuro si staglia contro il
cielo turchese del dopo tramonto !
.
.
Viale
degli Angeli
Altra meraviglia cuneese !
Viale Angeli è
stato progettato e "costruito" a metà del '700 dalla allora
Amministrazione Comunale per compiacere ad un desiderio del Governatore
Leutrum eroe della difesa di Cuneo durante l'assedio
del 1744.
Esso
parte dall'altezza di P.za
Galimberti e prosegue tra due file di olmi, tigli e platani secolari
per 3 km fino al Santuario
della Madonna degli Angeli. Il viale è costituito da una
strada a scorrimento per autoveicoli centrale affiancata da 2 controviali e da
2 marciapiedi che fanno di questa via LA PASSEGGIATA dei cuneesi per
antonomasia, soprattutto quando, dal sabato pomeriggio
alla domenica sera, l'intero viale diventa zona pedonale ! Camminare sotto il viale durante
una nevicata regala sensazioni che non si possono descrivere ...
Il
primo tratto del Viale da P.za Galimberti al Parco della Resistenza è
costellato di ville e palazzine in stile liberty, art nouveau e stile
eclettico datate tra il
1903 ed il 1915 ... Da menzionare sono il Palazzo Sociale,
la palazzina Galliano, la palazzina Occelli,
la palazzina Rostagno e la palazzina Politano.
Il
viale è punteggiato di ville palazzi
liberty, ville eleganti, bocciofile ... e verso il
Santuario a poca distanza da esso le antiche ville Sarah, Custoza e Chiodo
danno al viale un aspetto di altri tempi.
Al
termine del viale si colloca
il
Santuario costruito alla fine del '500 e sede dei frati
francescani. Oggi nei locali dell'ex chiostro trova sede la
Casa di Riposo, ma
da una porticina esterna nascosta a fianco della chiesa si può accedere
ad
un giardino nascosto
che pare di stare nel giardino di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Questa volta il panorama spazia
dalle
Langhe all'Argentera e tra questi due estremi si staglia
immensa la
Bisalta !
.
.
I
ponti
I ponti
di Cuneo sono tanti ed a me paiono
"legare" la città al resto del Piemonte, un po' come le cime di
ormeggio legano una nave al molo... bella immagine vero?
In fondo non
ci va molta fantasia nel paragonare la nostra città triangolare di
forma vagamente navale come fosse galleggiante tra Gesso e
Stura, o
no?
Tra
strade e ferrovie che scavalcano i 2 fiumi
ci sono ben 7
ponti + 2 passerelle pedonali:
- sullo
Stura, da valle verso monte, ci sono il ponte
ferroviario dalla linea verso Mondovì, il ponte stradale detto "ponte
vecchio", il viadotto "promiscuo" (nel senso di stradale e ferroviario)
dedicato a Marcello Soleri, il ponte pedonale
Vassallo, ed il nuovissimo
viadotto della Est-Ovest dedicato
ad Adolfo Sarti (vabbè ...).
- sul
Gesso, da valle verso monte, ci sono il
ponte ferroviario
dalla linea verso Mondovì, il ponte stradale detto "ponte vecchio", ed
il secondo viadotto della Est-Ovest dedicato a ... (mi informo !) e la
futura pedancola verso la frazione Mellana di Boves (distrutta
dall'alluvione del 2003 ed in odore di ricostruzione da anni, ma chissà
...)
Però
IL PONTE di Cuneo è solo lui: il
viadotto Soleri, "ponte nuovo" per gli amici ! Ha
una fama pessima ed una storia travagliata, ma è bello e funzionale.
e caratterizza Cuneo sia per la sua funzione di collegamento, sia
per la sua funzione di rappresentanza.
La
fama pessima gli deriva suo malgrado dal fatto
che un gran numero di persone si
sono suicidate saltando giù verso il fiume Stura; pare che in
Europa sia
secondo soltanto alla Tour Eiffel di Parigi ...
La
storia travagliata riguarda la
sua costruzione che iniziò nel
1921, rimase interrotta per 5 anni dal '21 al '26, fu completata nel 1933
per la parte inerente alla sede stradale a cui fu aggiunta ed
inaugurata nel 1937 la sottostante sede ferroviaria. Durante la costruzione una delle
arcate crollò uccidendo sul lavoro 12 operai che sono
ricordati da una lapide posta all'inizio del ponte sul lato di Cuneo. Nel '45, la notte sul 28 aprile
le forza tedesche in ritirata verso Torino fecero saltare le 3 arcate
centrali del ponte che per essere reinaugurato
dovette attendere il 1948.
Esso
è formato
da 34 arcate che attraversano il fiume Stura all'altezza
dell'altopiano. La sua lunghezza
è di 1061 mt e l'altezza massima raggiunta sul greto dello
Stura è di 47,5 mt, all'incirca dove c'è la piazzola con
la Madonnina. Sul lato di Cuneo la parte sottostante al piano
stradale svolta verso destra in direzione della Stazione dell'altipiano
dando al ponte una forma a Y.
I pilastri di
sostegno e le arcate a tutto sesto del ponte sono in cemento e sono
ingentiliti da conci in finta pietra; essi sorreggono la
ferrovia che è separata dalla soprastante SS20 da una serie di
pilastrini che scandiscono ritmicamente al viaggiatore gli istanti
precedenti all'arrivo in treno a Cuneo e spezzettano il meraviglioso
panorama delle
Alpi
Marittime.
Sui due lati del
ponte sono ancora in sede
i
fasci littori in marmo
a cui sono stati asportati i rostri in metallo dopo il '45; parimenti è
stato asportato il grande fascio littorio in acciaio inox posto lungo
il pilastro che sostiene l'inizio della curva del ponte ferroviario
verso la stazione.
.
.
La
stazione ferroviaria dell'altipiano ed il faro "con le palle"
Logica
prosecuzione del viadotto Soleri è la Stazione ferroviaria detta
dell'altipiano, per differenziarla da quella di Borgo
Gesso più antica e più fuori mano di questa.
A confronto
con
la gestazione della
stazione,
quella
del
viadotto è stata Disneyland !
Già, ma quando si vogliono fare le opere faraoniche, il tempo non è
importante ...
La
linea ferroviaria Torino-Ventimiglia, che all'epoca
arrivava fino a Vievola vicino a Tenda, passava per la stazione di
Borgo Gesso e proseguiva poi per Boves e Borgo San Dalmazzo. La
scomodità di questa soluzione e l'esigenza di una stazione in città
fecero sì che nel 1903 fosse dato incarico di redarre un progetto che
prevedesse la costruzione del fabbricato nei pressi di C.so Dante. Nel
1913, dopo un paio di progetti, iniziò la costruzione della stazione al
piano dei binari, più bassi della piazza antistante.
La
guerra e le modifiche successive del progetto
fecero sì che il palazzo che oggi vediamo fosse iniziato solo nel 1920,
che la linea Cuneo-Nizza fosse inaugurata nel 1928 e che la stazione
fosse terminata ed inaugurata insieme al piazzale antistante soltanto
nel 1937 !
Veniamo dunque
al Faro. Anche lui ha la sua storia di
costruzione che però è brevissima ed un po' "drola", cioè tonta, tutta
cuneese se vogliamo. La sistemazione della piazza e delle
zone
prospicenti la stazione fu intrapresa già nel
'18-'19 poichè la zona fu livellata con riporti in terra a cui
parteciparono anche i prigionieri di guerra austriaci, e la piazza fu
pronta nel 1936 con le aiuole rotonde, i sentierini
sinuosi, i piccoli
alberi ed una mancanza clamorosa: l'illuminazione.
.
Il
progetto prevedeva l'installazione di una serie
di normalissimi
lampioni in ferro che però, date le sanzioni economiche inlitteci dalla
Società delle Nazioni nel '36, causa la guerra d'Etiopia, neppure il
federale riuscì ad ottenere. Ma
il capo dell'ufficio tecnico comunale, ing.Vinaj, predispose il
progetto che oggi possiamo vedere realizzato: dei riflettori posti a 50
mt di altezza su uno stelo di cemento raggiungibili con una scala alla
marinara posti all'interno dello stelo stesso.
Detto,
fatto ! ! !
In
80 giorni basamento, stelo e fari sono al loro posto
pronti per l'inaugurazione avvenuta l'8 novembre 1937 ...
E la fontana ?
Quella venne inaugurata l'anno successivo insieme alle 2 palle ai lati
del faro ... ed alle quatto asce di ispirazione fascista poste sullo
stelo. Le palle restano, ma le asce sono state asportate dopo il '45.
.
.
Monumento e Parco della Resistenza
All'incrocio
di C.so Dante
con Viale Angeli c'è un
bellissimo parco. E' il Parco della Resistenza, alias "montagnola", che
guarda la Bisalta e ospita uno strano monumento ... E',
manco a dirlo, IL
monumento di Cuneo !
E'
"l'esplosione".
Opera dello scultore Umberto
Mastroianni che, come Sandro Pertini scrisse ad un
partigiano che non riusciva a comprendere cosa fosse rappresentato nel
monumento, rappresenta:
l'erompere
delle forze liberatrici dal seno di un'umanità lacerata, spezzando il
dominio della tirannide !
"E
l'esplosione si ripete e si
propaga (sono infatti 3 le esplosioni raffigurate) dalla montagna alla
città come una reazione a catena ... e come un'esplosione si genera da
un'implosione così la Resistenza esplode e libera le forze nascendo
dall'implosione della dittatura: questa, in sintesi, la dinamica della
Resistenza." (Palma
Bucarelli).
Il
monumento guarda, come
detto, la Bisalta, sede
delle primissime formazioni partigiane e soprattutto Boves, città
martire della Resistenza. E'
il 1969 quando il monumento viene
inaugurato alla presenza di Sandro Pertini e Ferruccio Parri.
Proveniendo
da C.so Dante,
all'ingresso del parco è posta in terra una lapide in bronzo che ripete
quanto scritto nella lapide in marmo posta in Municipio.
In essa si
afferma:
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Per
chi non lo sapesse, il "camerata" Kesselring menzionato nell'epigrafe
fu processato
nel 1947 per
crimini di
Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di
innocenti), e ricoprì dal '43 al 45 la carica di comandante in capo
delle forze armate di
occupazione tedesche in Italia; fu condannato a morte. La condanna fu
commutata nel carcere a vita. Ma nel 1952, date le
sue "gravissime" condizioni di salute, fu messo in libertà.
Tornato in patria venne accolto come un eroe dai circoli
neonazisti bavaresi e dopo il suo rientro a casa ebbe il
coraggio di
dichiarare pubblicamente che non solo non aveva nulla da rimproverarsi,
ma che anzi gli italiani avrebbero dovuto essergli grati
del comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che
avrebbero dovuto erigergli un monumento.
A tale
affermazione rispose
Piero Calamandrei, con una epigrafe (recante la data
del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio di Duccio
Galimberti ed a lui dedicata), dettata per una lapide "ad
ignominia", quella che appunto è stata collocata
nell'atrio del Palazzo Comunale, oltre che a Montepulciano, in
località Sant'Agnese, ed a Sant'Anna
di Stazzema.
.
.
Chiesa
di San Francesco
La
chiesa di San Francesco a Cuneo venne edificata sul preesistente
edificio dello stesso nome, ampliato considerevolmente nel secolo XIV,
in quanto, nonostante le esigue dimensioni, Torna a vivere il
cuore della
città.insufficienti
per la folla
di fedeli che vi accorreva, i cuneesi insistevano ad eleggerla come
loro chiesa principale sia
per le questioni religiose, che per quelle civili.
La
chiesa nuova, a testimonianza della devozione, venne finanziata dalla
gente e dai nobili al Comune stesso. L'edificio in parte
sorgeva
parallelamente, in parte inglobò il vecchio edificio, ma senza
distruggerlo completamente. La pianta del nuovo tempio è, come nel caso
di quello vecchio, a tre
navate, con absidi rettangolari; lo stile
predominante è questa volta il gotico, che aveva
soppiantato il
romanico della prima versione. Nelle navate si aprono 12 cappelle a
destra e 10 a sinistra. Dell'originale decorazione
pittorica, della
chiesa voluta dalle famiglie nobili locali o dalle Corporazioni delle
Arti, resta non molto, tra cui il ciclo della passione di
Cristo, eseguito
nel 1472 da Pietro da
Saluzzo nella Cappella di Santa Croce.
La
chiesa subì tra il '600 e il '700 altri rifacimenti, nel corso dei
quali vennero aggiunte cinque cappelle e alti lucernari
che mal si
fondevano con il rigoroso stile quattrocentesco del resto
dell'impianto. Durante l'assedio franco-spagnolo nel 1744, la chiesa
fu
trasformata in ospedale
ed il convento francescano in stalla: ebbe
inizio allora il lento declino dell'intero complesso.
La
situazione si aggravò con
la rivoluzione francese, la venuta di
Napoleone e lo scioglimento degli ordini religiosi, per cui tutti i
beni e gli arredi della chiesa e del convento francescano vennero
confiscati o dispersi; l'edificio venne adibito agli usi più disparati,
per un periodo anche deposito
di granaglie e biblioteca dipartimentale.
Nemmeno dopo la Restaurazione, la situazione migliorò.
Dal
1830 al 1851, il convento è di nuovo in possesso dell'Ordine
Francescano e la chiesa viene di nuovo consacrata. Un
altro lungo
periodo di decadenza ha successivamente inizio per il complesso di San
Francesco, che viene adoperato come deposito
militare.
Solo
nel 1928 si hanno i primi
accenni di restauro alla facciata, e solo dal
1980 la chiesa ed il convento vengono riportati agli antichi splendori,
con l'insediamento, tra l'altro, del Museo Civico nei locali
conventuali.
Dal
2008 al 2011, con
il patrocinio del Comune di Cuneo ed il finanziamento della
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la
chiesa è stata oggetto di un progetto
di
ristrutturazione considerata da molti come il
più
rappresentativo monumento storico della città. Tale progetto,
presentato alla cittadinanza
(io, Dani e la mia mamma ...) il 29 novembre 2008, prevede
di
riconsegnare ai cuneesi lo spazio della chiesa così come era in
origine nel secolo XIV "sia
come museo di se stesso sia come luogo deputato ad accogliere, con la
sua autorevole rappresentatività, momenti di incontro di particolare
rilievo culturale, artistico e di memoria"
(cfr. grandain).
Il 04 dicembre 2011 la
chiesa è stata presentata ai cuneesi in una "kermesse" di due
giorni: Torna a vivere il
cuore della
città. Durante questi due giorni i cittadini hanno potuto
usufruire di visite guidate e libere
gratuite, nonchè di uno spettacolo serale, gratuito anch'esso, nel
quale l'attrice Stefania Rocca ha interpretato l'adattamento teatrale
di G.Basilotta di un testo quattrocentesco di Giovan Francesco Rebaccini
"Cronica loci Cunei (1198-1484)" a sua volta ripreso da uno degli
storici più noti di cose cuneesi, Piero
Camilla, in "La
più antica cronaca di Cuneo" (1981).
Naturalmente io e Dani non
ci siamo fatti mancare la visita alla
chiesa (lo
spettacolo ha fatto registrare il tutto esaurito in un paio di giorni
... solo la nostra amica Lidia c'è riuscita) e così sabato 03 dicembre
alle ore 18:00, eccoci lì ! Il restauro, durato tre anni, è stato
notevole:
-
verso il Chiostro è stato portato alla luce parte della chiesa
trecentesca, compresi i pavimenti , alcune tombe ed i muri, sotto al
pavimento attuale. Una passerella in vetro permette al visitatore di
osservare questo scavo archeologico che riporta il tempo indietro di
700 anni.
- l'illuminazione
è finalmente bella e calda in tutta la chiesa
- nuovi
resti di affreschi sono ora visibili nelle cappelle della navata destra
e nelle cappelle 600tesche.
- nuove
interpretazioni filologiche vengono date all'architettura ed agli
affreschi.
Bello ! Veramente ben fatta
ed
entusiasmante la narrazione di tutto ciò che abbiamo visto fatta dalla
nostra guida
Daniela (?) Martini.
Brava ! Spero proprio che lo slogan della
manifestazione Torna a vivere il
cuore della
città sia
quanto effettivamente potrà accadere nei
prossimi anni; la Ex-chiesa di S.Francesco dopo secoli di
altre destinazioni è di nuovo veramente
il luogo dove i cuneesi si possono incontrare in occasione delle
manifestazioni che la città saprà mettere in piedi.
.
Museo Civico
di Cuneo
Il Museo è situato
nell'ex chiostro di San
Francesco ed espone le
raccolte create da Euclide Milano dal 1930 in poi. Le raccolte
presentano un materiale che ricopre l'intero arco di tempo dalla
preistoria all'età moderna. Le testimonianze di epoca moderna sono
suddivise in sezioni come la vita nelle città, le feste popolari, le
usanze contadine.
Le stanze del piano
terra presentano il settore
archeologico, con materiali preistorici e protostorici, di
epoca romana
fino alle tombe, i corredi e le monete altomedievali.
Le sale
nel piano
superiore propongono un
itinerario di tipo etnografico per poter
conoscere la storia della città osservando le case rustiche con i loro
arredi, il lavoro agricolo e pastorale, i costumi tradizionali, oggetti
che testimoniano la religione popolare.
.
.
Contrada Mondovì
E' una
via trasversale di via Roma dalla parte di Gesso. E' stata
riqualificata a partire dagli anni '80, è una delle vie più
antiche
di Cuneo ed è possibile godere delle sue bellezze in quanto via ad uso
pedonale. Ricca di botteghe artigiane di vestiti (Dani ha fatti qui il
suo vestito da sposa da Ioio
nel suo atelier "Senza
tamburi, nè trombette") ed antiquari, Via Mondovì ha
alcune case medioevali e cinquecentesche, tra le quali
sulla sinistra,
quello che forrse è stato il primo Municipio di Cuneo, una bella casa
dai portici ad arco acuto ed una torretta cilindrica affrescata sul
fronte.
Contrada
Mondovì nel remoto passato
è stata la Strada
Maestra (Piazza)
di uno dei borghi costruiti dopo il
1210 sul Pizzo di Cuneo. Infatti quando Cuneo fu fondata nel 1198
prima, e rifondata nel 1210, non era distribuita uniformemente
sull'altipiano, ma era composta da tre o quattro "paesi" distinti tra
loro. Il primo sorgeva in prossimità di Piazza Torino, un altro appunto
attorno a Contrada Mondovì ed un terzo più a Sud Ovest verso la Stura.
A
testimonianza dell'importanza di questa via nel tessuto urbano
medioevale cuneese restano i bei palazzi che si affacciano su di essa e
la relativa
larghezza e rettilineità della sede stradale. Nel passato più recente
(secc. XVI-XVIII) è stata la strada che permetteva di uscire da Cuneo
in direzione Mondovì, attraversando i Bastioni di Gesso.
Proseguendo
verso i baluardi di Lungogesso in Via Mondovì troviamo anche la Sinagoga ed il
piccolo ed antico ghetto
ebraico, pare tra i più antichi del piemonte in quanto
ricordato in un documento del Comune datato 1406. Il ghetto è
compreso tra via Mondovì e via Chiusa Pesio, mentre la Sinagoga
presenta 2 portoncini di accesso inseriti in una semplice facciata sul
cui architrave è scritto in caratteri ebraici "Mi farete un santuario, ed io
abiterò in mezzo a voi" (Esodo 25.8). La Sinagoga, nel
1796, è stata oggetto di un curioso aneddoto, QUI
raccontato ... La si può visitare almeno una volta l'anno in occasione
della "Giornata della
Memoria" il 27 gennaio.
Poco
più in là ,quasi sul viale sulla sinistra, la chiesa di S.Sebastiano
dal caratteristico campanile aguzzo. Un po' più spostata verso il Gesso
fino al 1775 aveva sede una delle tre parrocchiali di Cuneo, la Chiesa di Santa Maria della Pieve.
Essa fu abbattuta per far posto ai Bastioni verso Gesso delle
Fortificazioni di Cuneo e la parrocchiale fu trasferita, nome compreso,
alla Chiesa dei Gesuiti dietro all'attuale Municipio (all'epoca sede
del Collegio dei Gesuiti per l'appunto).
.
Mercato
del Martedì
Tra le cose più famose di Cuneo
c'è il Mercato del Martedì, il grande mercato ! Famoso
perchè dalla vicina Francia
e dalla vicina Liguria
con la bella stagione arrivano pullman di turisti e recentemente
arrivano pure un sacco
di tedeschi ...
Si
svolge su Piazza
Galimberti, dentro la piazza e sotto i portici, su Via Roma, che
viene resa pedonale per l'occasione, e sulla attigua Piazza Seminario e
coinvolge tutti i generi possibili di merce: alimentari, abbigliamento,
masserizie e prodotti per la casa, e quant'altro.
Tuttavia, per quanto colorato, allegro e pieno di odori, non è un suk e quindi ogni
ambulante ha il suo posto fisso e preciso secondo il rigore tipico
piemontese.
Il mercato del martedì è bello anche per
chi non ha
nulla da comprare;
immergersi
per tutta la mattinata nel mercato e seguirne suoni, odori e colori
sotto un bel sole tardo-primaverile è una cosa che andrebbe fatta
almeno un paio di volte l'anno.
Cappuccio e brioches e poi via a fare il
giro della
Piazza Galimberti a
curiosare tra le bancarelle, ad osservare le massaie nostrane e quelle
di importazione. Passate poi in P.za
del Seminario ad odorare i formaggi e della rosticceria attorno
al loggiato del mercato coperto costruito nel 1922 e progettato da
Cesare Vinaj (quello del faro con le
"palle" per intenderci) terminato il quale, per ripararsi
dalla calura del sole delle 11, si passa all'interno del loggiato. Qui
sì che sembra il suk
... potete farvi guidare dagli odori socchiudendo gli occhi e trovare fragole, erbe da cucina, pesce,
banane, ecc ... Per mezzogiorno portatevi verso
i baluardi di Gesso o di
Stura e fate un bel pranzo al sacco con alcune delle
leccornie comperate nel suk
e riposatevi sotto la bella ombra di un ippocastano nei Giardini Pubblici.
Tornate quindi in Via Roma e percorretela in
lungo ed in largo districandovi tra le 2 file di banchetti di venditori
di tappeti, pentole, mutande, prodotti per la casa, scarpe ... e quando
sarete stanchi prendetevi un bel gelato da passeggio o un bel caffè in
uno dei tanti bar (consiglio
"caldamente" il gelato del Bar Corso che si trova un po'
fuori dell'area del mercato, precisamente in C.so Nizza n°16).
Martedì è il giorno di mercato dal 1691,
poichè
prima lo si teneva il sabato. Poi secondo quanto raccontato QUI
il Comune lo spostò al martedì in
segno di gratitudine per la comunità ebraica che era
esclusa per l'osservanza dello shabbat.
.
.
Le rotonde
A proposito
di preveggenza dei cuneesi ...
Ricordate Piazza della Stazione?
Ha una forma circolare ed è
infatti
una rotonda ante-litteram, datata 1937 ! E P.za
Galimberti? Datata fine '800, è rettangolare, ma la
circolazione si svolge a senso unico in direzione antioraria ... Come
nelle rotonde.
Si
può dunque dire che il "feeling" tra i cuneesi e
le rotonde
risalga a quell'epoca, epoca in cui il traffico non era certo caotico e
congestionato come oggi. Da allora è comunque aumentato il numero di
rotonde in città; aumentato così tanto che di rotonde noi di
Cuneo siamo riusciti a metterne in fila anche 2 ...
La
doppia rotonda di P.za Torino non è che la prima
sull'altipiano poichè ad oggi le
rotonde sul suolo comunale sono oltre 40 ! ! ! Grandi e
piccine ...
Ed in mezzo alle rotonde siamo
riusciti a metterci di TUTTO !
.
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I monumenti bislacchi
Collegati
alle rotonde, in qualità di "arredo urbano",
ecco i monumenti "bislacchi". Tranquilli ... Non sono solo in mezzo
alle rotonde; ce ne sono sparsi un po' ovunque: nelle aiuole, nelle
caserme, nelle piazze.
Si
comincia dal fante che tiene il fucile al piede con la mano sinistra ai
Giardini Pubblici,
per passare, in epoca più moderna, alle lastre di vetro che dovrebbero
richiamare le montagne, ai lastroni di pietra infissi verticalmente
che, anche loro, dovrebbero richiamare i profili delle montagne, al
mitico "suppostone" nella rotonda
del ponte nuovo che guarda cuneo "Il grande silenzio bianco"
al quale un giorno non lontano qualcuno appiccicò un cartello
con scritto "TACHIPIRINA
10.000" ...
Ma più di 1000 parole, valgono
le immagini ... Beccatevi
'sta galleria di immagini e riflettete !
.
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La
Bisalta
Se Viadotto
Soleri è IL
ponte di Cuneo ed il Monumento
alla Resistenza è IL
monumento di Cuneo, allora la Bisalta è LA montagna di Cuneo
...
C'è
chi dice che la Bisalta porta sfiga, ma secondo
me chi
lo dice non capisce un
caxxo !
La
montagna di Cuneo è in realtà condivisa tra altri 6 paesi: Chiusa Pesio, Peveragno, Boves,
Robilante, Vernante e Limone. Roccavione ne è toccato
dalle ultimissime propaggini e per
Cuneo la Bisalta è lo sfondo che ti fa dire,
quando
ritorni dopo un viaggio, "ecco ora che
la vedo, sono proprio a casa !"
In
realtà, ad essere alpinisticamente pignoli, la Bisalta non esiste;
o meglio la Bisalta è l'insieme delle punte e delle creste divisorie
tra le valli Vermenagna e Pesio. Infatti (vedi foto sopra) la Bisalta
si compone di 2 punte principali, Besimauda
e Costa Rossa,
e di una lunga dorsale che sembra pianeggiante; in realtà quando ci
sarete sopra scoprirete che ci sono 200 mt di dislivello tra le 2 punte
sopra accennate ...
La Bisalta è per tutti in tutte le
stagioni: si arriva in punta in 3-4 ore con un po' di allenamento
sia con gli sci, che con le "ciastre" d'inverno, sia a piedi in
primavera/autunno ... D'estate è meglio andare altrove; troppo calda,
troppi tafani, troppi temporali ! "La fortuna è
cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"
dice Lupo Alberto e se la sfiga la vai a cercare ... I morti sulla
Bisalta, uccisi dal fulmine sono tanti (4 morti e 20 feriti il 4 luglio
1960). Troppo vicina alla pianura, attira i temporali !
La
Bisalta nasconde dentro di se l'uranio
... Una
miniera, la miniera di Valle
Fredda, si trovava sopra a San Giovenale di
Peveragno ed oggi non rimangono che delle tracce. Ma negli anni dal '53 al '62-3 era in
piena attività e dava lavoro ad una 80a di persone; si
trivellava giù verso il basso per 500 mt e si portava su autunite e torbenite,
2 minerali di uranio. Tanti sono morti di silicosi,
alcuni anche di tumore da radiazioni. Dagli anni '70 la miniera è
chiusa, l'ingresso murato, poichè non è più redditizio estrarre il
minerale, anche se qualcuno dice che agli americani, che
pur sfruttano le miniere con una redditività minore di quella della
Bisalta, questa miniera
non piaceva ... Troppo vicina alla Russia, e poi l'uranio
è meglio comprarlo da loro che così ti vendono quello che vogliono !
Ah,
dimenticavo un proverbio cuneese riferito alla Bisalta: "Se la
Besimauda a l'à l'capel duman, o fa brut, o fa bel ..."
.
.
Luoghi da visitare - Palazzi, piazze,
chiese, caserme ...
.
Cuneo
non ha grandi i palazzi delle città d'arte, perchè città d'arte non è,
ma vi sono alcuni edifici che ben si inseriscono nel tessuto cittadino
e che vale la pena andare a vedere con la solita passeggiata di tarda
primavera, quando l'aria è tersa, il sole è caldo e le giornate sono
lunghe.
Molti
di questi luoghi li potete vedere nelle galleria
fotografiche dedicate a Cuneo sia
in
questa pagina, che nella
pagina
dedicata alla storia della città:
Mappa
interattiva:
posizionare il
mouse sulla parte
evidenziata in colore
per visualizzare il nome del luogo che si vuole
visitare e la relativa fotografia
quindi cliccarci sopra per andare alla
descrizione (se esistente ...).
.
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.
Itinerari per la città, a piedi, in
bicicletta ...
.
A zonzo per
la città vecchia ...
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Mappa
interattiva: Porta il cursore del
mouse sulla mappa per evidenziare le note.
Clicca sul QUI
per scaricare la scheda in formato PDF da stampare !
..
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Mercato che
passione !
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Mappa
interattiva: Porta
il cursore del
mouse sulla mappa per evidenziare le note.
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..
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Percorsi di
Resistenza ...
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Mappa
interattiva: Porta il cursore del
mouse sulla mappa per evidenziare le note.
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L'immagine
è stata scaricata dal sito Openstreetmap
che ne
permette l'uso con licenza "creative commons".
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Percorsi di Resisitenza
.
Il
percorso che andiamo a fare è piuttosto "particolare" e si presta a
numerosi richiami storici e toponomastici; dunque questa volta
ricorrerò ad un differente "format" nell'illustrarvi questo
tour di Cuneo. Ma intanto
:
cosa centrano le
pizzerie con la Resistenza ? Il giro richiede circa
3
ore e siccome "il corpo non deve patire ..." a voi scegliere dove
interrompere il tour per rifocillarvi. Noi consigliamo
Pizzeria
Rugantino.
Dall'immagine
soprastante potete osservare che in
ARANCIONE
è evidenziata via XXVIII aprile.
Perchè
il 28 e non il 25 aprile, data
della festa della Liberazione?
Il mio ex-collega
Mario
Franchino di Beinette, ora in pensione, dice che un tizio di sua
conoscenza un giorno gli ha detto :
"Mah
... E' perchè a Cuneo hanno saputo della Liberazione soltanto
3 giorni
dopo" ! Vabbè che siamo tonti noi di Cuneo, ma questo no !
E' troppo pure per noi ...
Restiamo seri ! Il
28 aprile è stato
il giorno della Liberazione di Cuneo.
In
BLU
è invece evidenziato il percorso che, dal 25 al 28 aprile 1945, la 34a
Divisione di fanteria della Wermacht al comando del generale Liebe,
in ritirata dalla Liguria verso la Pianura Padana, seguì per
attraversare Cuneo, attraverso i corsi Garibaldi e Umberto I (ora
Soleri) e la piazza Vittorio Emanuele II (ora Galimberti). La città,
così tagliata in due, fu oggetto di
un'aspra contesa tra i tedeschi, i partigiani della montagna che
premevano da Sud e le squadre cittadine della SAP. Questa linea di
demarcazione era infatti controllata da mitragliatrici, che al riparo
di muretti in cemento, controllavano il percorso rendendo, di fatto,
rischiosissimo il suo attraversamento da parte di civili e
partigiani.
Tutto ciò fino alle
4 del mattino del 28 aprile 1945 quando, i soldati tedeschi
definitivamente in ritirata dalla città,
provocarono, con il brillamento delle cariche esplosive predisposte, il
crollo di tre arcate del
Viadotto
Soleri, il che mise fuori uso per tre anni sia
il percorso stradale che quello ferroviario.
.
Storie
di
Liberazione.
.
Dal sito www.archivionews.it :
Mentre
le formazioni partigiane attaccavano la citta' da Sud in
citta'
erano i giovani delle Sap (squadre di azione partigiana aggregate alla
XI Divisione Garibaldi) a impegnare i nemici asserragliati nel centro
storico, in prefettura, nelle caserme della polizia e in altri edifici
pubblici. Le Sap cuneesi erano formate da 63 effettivi che formavano un
battaglione al comando di Dario Azzalin e diviso in tre distaccamenti
guidati da Armando Azzalin, Piero Formento e Francesco Lupo. I giovani
potevano pero' contare sulla solidarieta' della popolazione. Fin dalla
costituzione le Sap cuneesi erano state dirette dal colonnello degli
Alpini, Giacomo Giano
che sarebbe rimasto ucciso il 28 aprile in combattimento e
alla cui memoria fu assegnata la medaglia di bronzo.
.
|
Giacomo
Giano che sarebbe rimasto ucciso il 28 aprile ... |
.
Racconta
Armando Azzalin: << Le nostre basi erano in via Saluzzo e
in
vicolo Barra di Ferro... Il 27 aprile abbiamo tentato di conquistare la
prefettura e presidiarla fino all'arrivo delle formazioni partigiane.
L'operazione non e' riuscita per la violenta reazione nemica.
Mio
fratello Dario ha allora ripiegato sulla caserma della polizia
ausiliaria dov'e' entrato per spingere i poliziotti alla ribellione.
Poco dopo pero' e' arrivato un blindato tedesco che ha cominciato a
sparare contro le finestre. Partigiani e ausiliari sono riusciti pero'
a fuggire attraverso i tetti.... Al mattino (N.d.R.:
il 28-04)
i tedeschi hanno iniziato un fitto tiro di mortai seminando morte e
distruzioni. Verso le 15 una granata esplode sul marciapiede di corso Nizza 20
ferendo mortalmente mio fratello Dario (21 anni), il ten. Mario Papini
(24), Ezio Muzio (19), Marcello Spicola e Giuseppe Racca, entrambi
diciassettenni. Io fui l'unico illeso>>.
.
|
Verso
le 15 una granata esplode
sul marciapiede di corso Nizza 20 ferendo mortalmente ... |
.
Le
Sap cuneesi hanno pagato un tributo altissimo per la Liberazione di
Cuneo: 22 uccisi in combattimento piu' cinque aggregati, sei feriti e
due invalidi. Alla memoria di Dario Azzalin e Mario Papini
fu
concessa la croce di guerra. I funerali dei caduti per la liberazione
di Cuneo, partigiani e civili, si svolsero il 30 aprile.
Dal libro di Nuto Revelli
"La Guerra dei Poveri" pagg. 372 e segg.:
28 Aprile: ...
Riesce difficile orientarmi. Ignoro totalmente l'esistenza di un piano
operativo ... Le sparatorie violente, improvvise, che si accendono e si
spengono rapidamente,
mi fanno pensare ad azioni sporadiche, non inquadrate, d'iniziativa...
Da un angolo di piazza Vittorio seguo un gruppo di tedeschi attorno ad
un anticarro. Sparo con il Thompson e colpisco a segno. Anche in piazza
Vittorio, dove la lotta è più viva,la popolazione è presente. Uomini e
donne sfidano le raffiche e le mortaiate come niente. In parte sono
resistenti che affiancano le operazioni partigiane, ma non mancano i
curiosi o la gente bloccata dal combattimento ... Tagliare Corso
Umberto (N.D.R.
: ora Corso Soleri) è impresa rischiosissima.
|
Corso Soleri |
Un vespaio di armi a tiro fisso, da
via XX Settembre, controlla ogni movimento... Nel primo pomeriggio la
lotta si riaccende furiosa. Si spara in tutta la città. Su corso Nizza
piovono colpi di mortaio.... Incontro i partigiani di Angiolino, scesi
da Prazzo non so come. Rubatto è morto, colpito in pieno viso, proprio
all'imbocco in Corso Umberto.
|
Piazza Galimberti angolo Corso Soleri - La
targa in
memoria di Giovanni Rubatto |
Tagliare
via Amedeo, adesso, fa caldo: una mitragliatrice da Piazza Regina Elena
(N.D.R. : ora Piazza Martiri della Libertà) controlla il passaggio.
Tentiamo ...Nei locali del RACI, Rubatto è avvolto in un lenzuolo.
Povero Rubatto: Gattieres, Guillestre, Maurin, Prazzo, Cuneo per
arrivare giusto in tempo ... A sera raggiungo la parte alta della
città. A monte di Corso Dante si respira ormai un'aria di Liberazione
... Di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore, un gruppetto di civili
trascina un pezzo anticarro ... Nella zona del Minerva (N.D.R.
: un hotel) incontro Nini e Nino ... Sono
mortalmente stanco. Mi indicano un fienile all'angolo di Corso Nizza e
via Brunet (N.D.R.
: Torre Bonada). Ma dopo venti mesi di guerra
partigiana non mi adatto ! Propongo di raggiungere l'hotel Corona, ed
infiliamo il corso della Stazione. All'altezza di via XX settembre ci
ferma in secco: "Chi va là". Sono fascisti della Littorio in divisa ed
armati, con una fascia rossa al braccio. "Ah! Siete
partigiani. Allora avanti !" - "Ma voi siete fascisti !" - "Noi siamo
partigiani !" - "Da quando ?" - "Da ieri !" ...
29
Aprile...
Lascio l'albergo alle 6.
Raggiungo Corso Nizza.
La città si risveglia, riprendono i combattimenti, radi ormai. Stanotte
il Viadotto è saltato in aria: dormivo, non ho sentito nulla ! Per un
po' vado in giro, poi vado al comando Zona (N.D.R.
: Villa Desmè) dove incontro Rosa, Vico ed
altri ...
|
Villa Desmè - Sede del Comando di Zona nei
giorni della
Liberazione - Vicino alla Chiesa del Cuore Immacolato |
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Cuneo Liberty
!
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Mappa
interattiva: Porta il cursore del
mouse sulla mappa per evidenziare le note.
Clicca sul QUI
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Cuneo & l'acqua (pubblica)
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Clicca sul
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Mappa (incompleta) delle
fontanine di acqua potabile in città
.
Come
mai questa cosa delle fontanine ? Anche l'acqua è importante ... E
mentre visitiamo la città,
sapere
dove rinfrescarci, senza per questo dover entrare in un bar, è
altrettanto importante. E non solo per noi "umani", ma anche per i
nostri amici a quattro zampe !
Inoltre, dal dicembre 2012,
sono
attive in città (comprese le frazioni di S.Rocco
Castagnaretta, Borgo Gesso & Madonna dell'Olmo)
5 casette dell'acqua che
permettono ai cuneesi, e non, di rifornirsi di un litro di H2O
frizzante al prezzo di 5/100 di €.
.
Acqua pubblica (Turet)
.
L'acqua pubblica ... Un
bene comune. Questo uno degli slogan per i due referendum
sull'acqua
del giugno 2011. A Cuneo le fontane zampillano tutto l'anno acqua
fresca e potabile da che sono al mondo, e credo anche da prima... Una
cosa non trascurabile, soprattutto
pensando al fatto che le fontanelle non sono una decina, ma molte,
molte di più !
Ma perchè "Turet" ?
Perchè a Torino le fontane pubbliche hanno la forma di una testa di
toro, il simbolo della città, dalla cui bocca zampilla l’acqua;
il nomignolo è simpatico ed
affettuoso ed eccolo, per me, mutuato anche a Cuneo. Chi
sapesse come i
cuneesi chiamano le loro fontane non esiti a
scrivermelo !
Cuneo ha un'acqua
molto buona che l'acquedotto porta nelle nostre piazze e case
dalle montagne della Valle Gesso (cfr.
ACDA).
Ecco le sue caratteristiche chimico/fisiche (sempre
ACDA,
in rosso tra parentesi
i valori di una nota acqua minerale della zona):
P.to di Prelievo :
Cuneo
Concentrazione ioni
idrogeno - u.pH : 7,88
Conducibilità elettrica
spec.a20°C - µS/cm : 210 (65,8)
Durezza Totale -
°f : 14,5 (2.8)
Sodio - mg/l Na : 1,9
(0,9)
Cloruri - mg/l Cl :
2,5
Solfati - mg/l SO4 :
35,4 (7,8)
Nitrati - mg/l NO3 :
2,3 (0,9)
Nitriti - mg/l NO2 :
<0,05
(N.R.)
Ammoniaca - mg/l NH4 :
<0,02
(N.R.)
Alluminio - mg/l Al :
<10
Ferro - mg/l Fe :
<10
Torbidità - FTU :
<0,4
Trialometani Totali -
µg/l : <5
Coliformi Totali -
UFC/100ml : 0
Escherichia Coli -
UFC/100ml : 0
L'acqua è dunque
tra quelle definite come mediamente dure (da 14 °f a 22 °f),
discretamente povera di sodio, discretamente ricca di solfati;
infatti le
Terme
di Vinadio, che sono ad un tiro di schioppo da
Cuneo, sono conosciute come terme dalle
acque sulfuree-clorato-calciche-litiose (cfr.
termelandia.it), mentre quelle di
Valdieri (
Le
Terme Reali) , ancora più vicine alla città, sono sulfuree
solfato-cloruro-sodiche
ipertermali.
L'abbondanza
di acqua in città comunque non è però molto datata ... Benchè Cuneo sia
vicina alle montagne è solo con la prima industrializzazione
che
gli acquedotti sono stati costruiti con una lunghezza tale (30 km) da
alimentare la rete idrica cittadina:
Cuneo non è l'antica Roma !
Inoltre
fino ai primi anni dell'800 Cuneo era una città fortezza e proprio le
mura ed il carattere militare della città erano di ostacolo alla
"libera" diffusione dell'acqua. Solo i pozzi e la "bealera" che
arrivava da Borgo (La Gorgia) alimentavano il fabbisogno
idrico-sanitario della città. Una interessante descrizione (tra le
altre cose) degli aspetti sanitari legati all'acqua sono contenuti nel
bel libro di Roberto Albanese (pagg.136 e seguenti):
"Architettura e urbanistica a
Cuneo tra XVII e XIX secolo" edito da Nerosubianco nel
2011.
.
.
.
Mangia
che ti passa - Agricoltura e allevamento
.
Una
delle cose che stupiscono il forestiero in visita a Cuneo è la
quantità, e la qualità, dei cibi più o meno prelibati che si trovano in
città oltre che soprattutto la venerazione che noi cuneesi ne facciamo
...
Provo ad elencare alcuni di queste prelibatezze:
I "cuneesi al rhum"
sono dei dolcetti di cioccolata che, guai a chiamarli cioccolatini,
vantano una lunga tradizione ed una particolare "tecnica di
lavorazione", tant'è che sono
stati brevettati !
I
"cuneesi" nascono nel 1923 nel laboratorio di
pasticceria del bar
dei coniugi Arione. I cuneesi sono formati da due dischi di meringa o
due cialde glassate, che contengono un ripieno di crema pasticcera,
cioccolato e rhum. Essi ebbero un grande successo,
dapprima tra i cuneesi (gli abitanti ...), quindi in
tutto il
Piemonte, fino ad arrivare oggi, un successo di livello pressochè
europeo. Il "cuneese al rhum" è per così dire il "cuneese classico",
tuttavia li si può trovare anche nei gusti: Grand Marnier, genepy,
nocciola, marron glacèe.
La
fama del
"cuneese al Rhum" arriva nel 1954 fino ad Arnoldo Mondadori il
quale
consiglia allo scrittore Ernest
Hemingway di fermarsi a Cuneo per
acquistarne alcune confezioni. Hemingwey diede retta all'editore e così
l'8 maggio del 1954 nel Bar Arione comparve Hemingway che si rifornì di
"cuneesi" durante il suo viaggio verso la Costa Azzurra.
Anche
George Clooney
è passato da Arione (le foto che documentano
INCONTOVERTIBILMENTE l'avvenimento stanno in vetrina). In
sella
alla sua "Harley", anche lui diretto in Costa Azzurra, credo, si è
fermato per un aperitivo ed è ripartito con il suo pacchettino di
"Cuneesi" ! Non so se
Lupin III
si è fermato da Arione a comprare i "Cuneesi" ... Quello che è certo è
che anche lui deve aver percorso in una data intorno agli anni '70 il
rettifilo di C.so Nizza in direzione sempre della Costa Azzurra. Ma
questa è un'altra
storia !!!!!
I "cuneesi"
D.O.C. sono quelli di Arione, ma altri
produttori in Cuneo producono i "cuneesi" ugualmente ottimi:
Bar-gelateria "Il Corso", Bramardi, Giraudo, Cuba, ecc ... che però
devono posporre alla dicitura "cuneesi" in nome del produttore.
Altro
prodotto tipico del cuneese in senso stretto è il "peperone tipo cuneo"
conosciuto anche come "quadrato di Cuneo".Le sue
caratteristiche
sono la forma e lo spessore della polpa che si presenta
con una
colorazione gialla o rossa. Il primo riferimento storico risale al 1915
dove viene citato tra i prodotti commercializzati ai
mercati di
Cuneo e fu inizialmente coltivato nella zona della frazione
dei
Ronchi. Nel 2000 si è costituito il Consorzio per la tutela e
la valorizzazione del Peperone Cuneo
La
Carota di San Rocco
Castagnaretta
si presenta con un fittone lineare, quasi cilindrico, una polpa tenera
e croccante ed un gusto dolce. L'ambiente oggetto di coltivazione della
Carota di San Rocco Castagnaretta è collocato nell'omonima frazione.La
coltivazione della carota a San Rocco Castagnaretta ha una origine
risalente a circa 50 -
60 anni fa. Anche per la carota si è costituito un
consorzio di tutela della Carota di San Rocco Castagnaretta.
Tutte
le produzioni agricole dell'orto trovano la loro "cornice" di
presentazione nella Sagra
di S.Sereno che si tiene annalmente nella prima metà di settembre a
S.Rocco Castagnaretta.
Per
conoscere tutti i prodotti del cuneese potete dare un'occhiata ai siti:
prodottitipici.provincia.cuneo.it
www.campagnaamicacuneo.it
Non
da meno delle prelibatezze del regno vegetale descritte sono quelle
appartenenti al regno animale:
Per
quanto non legati al cibo, ma ad una tradizione di Cuneo ora in disuso
e legata all'allevamento, voglio
qui ricordare l'allevamento
dei bachi da seta ("bigat" in
piemontese) ...
Con questa
forma di allevamento molte famiglie a Cuneo ed in tutto il
cuneese conducevano un'attività sussidiaria che permetteva di
guadagnare qualcosa in più. Fino
agli anni '20 il mercato della seta a Cuneo era, per volume di affari e
scambi, tra i maggiori in Europa ! Non solo, ma a Cuneo, nelle frazioni delle Basse di
S.Anna e delle Basse di S.Sebastiano a partire dalla fine del '600 e fino agli anni
della prima guerra mondiale erano attive ben 6 filande
che davano lavoro a numerose donne. Osservando la base dell'altipiano
di Cuneo sul lato del fiume Stura contro la città si possono ancora
oggi vedere le bealere
(canali in piemontese) Grassa e Cravella che
servivano a convogliare l'acqua
del fiume ai mulini che per secoli sono stati la fonte della forza
meccanica che era in grado di muovere le macchine delle filande. Alcuni
fabbricati delle filande sono tutt'oggi visibili (e trasformati in
alloggi) e ci danno l'idea di come erano queste fabbriche
"ante-litteam" con i
locali dedicati alla filatura, alla produzione dell'energia meccanica
ed alla residenza degli/delle operai/e ...
.
.
Industria
e artigianato
.
- Archeologia
industriale -
Le filande
e non solo
...
- Michelin
- Glaverbel
- Merlo
- Sibelco
.
.
Manifestazioni
- Cultura, spettacolo e sport.
.
Ad onta della "nomea" di bugia-nen
e di gente chiusa
(questo però, invero, è vero) e triste
(nomina aggiuntasi MOLTO
recentemente - clicca QUI per saperne di più ...)
a Cuneo ci sono alcune ghiotte occasioni di incontro e di festa, alcune
delle quali a scadenza annuale, ad esempio:
Altre invece sono "a
spot", ma non per questo meno suggestive, quali:
.
Grande
Fiera d'Estate
Nata come occasione per
promuovere sul
territorio
cuneese le
eccellenze locali, e giunta ormai oltre 30 edizioni, la GFE col tempo
si è trasformata non solo in uno degli appuntamenti commerciali
irrinuciabili per la “Granda”, ma anche in un evento capace di
catalizzare la presenza di espositori e pubblico provenienti
dall’intero Nord-Ovest italiano, oltre che dal vicino Nizzardo francese.
.
.
Fiera
del Marrone
La Fiera del Marrone a
Cuneo è uno
degli
appuntamenti più
importanti per quanto riguarda le produzioni tipiche del territorio
piemontese.
L'ingresso è gratuito visto
che si
tiene nel centro
storico che per
l'occasione viene reso pedonale per i 4 giorni della manifestazione.
La fiera risale agli anni
trenta
quando la città
era uno dei maggiori
centri di vendita dei prodotti castanicoli. La guerra, poi, pose un
freno a questa manifestazione che riprese solo nel 1999 sotto il nome
"Il tempo delle castagne". Da allora ha acquistato sempre più
importanta, tanto che nel 2004 la manifestazione si trasformò in fiera
e nel 2005 divenne fiera regionale.
La Fiera regionale del
Marrone di
Cuneo è una
manifestazione che prende
spunto da questo frutto autunnale, tipico di questo territorio, per
valorizzare tutti i prodotti cuneesi.
Per quattro giorni il
centro storico
della città si
riempie di sapori,
profumi e colori grazie agli espositori che arrivano da ogni angolo
della provincia e non solo. Questa è l'occasione per scoprire non solo
i prodotti del cuneese, ma anche per promuovere un turismo di qualità.
Accanto ai momenti
enogastronomici ci
sono
differenti proposte
turistiche, iniziative scientifico-culturali e spettacoli di
intrattenimento che rendono la fiera interessante non solo agli amanti
del "gusto", ma a tutti coloro che desiderano trascorrere vivere un
fine settimana nella realtà cuneese.
Ci sono i "Laboratori" che
sono delle
degustazioni
guidate e delle vere
e proprie lezioni dove i partecipanti apprendono, confrontano,
assaggiano e toccano con mano i vari prodotti presentati.
I laboratori sono
organizzati da Slow
Food in
collaborazione con
Confartigianato, Coldiretti e Amici del Cioccolato. Sono a pagamento ed
occorre iscriversi nei giorni di fiera presso l'Ufficio Turistico.
Durante la Fiera è presente
anche una
fattoria dove
le famiglie e i
bambini, possono vedere da vicino il mondo degli animali da cortile, le
mucche da latte, le pecore e le capre.
Oltre agli animali vengono
rappresentati frutteti e
orti, in modo da
permettere ai visitatori di farsi un'iea complessiva di cos'è una
fattoria. Ci sono anche dimostrazioni di mungitura, di arte casearia e
di panificazione.
Si tratta di un
percorso
attraverso il
patrimonio
enogastronomico cuneese che comprende castagne, fagioli, peperoni di
Cuneo, porri di Cervere, carne della razza piemontese.
In diversi ristoranti della
città
vengono
presentate diverse ricette
tradizionali che utilizzano questi e altri prodotti.
.
.
Scrittorincittà
(dal sito www.scrittorincitta.it)
Un tema ogni anno a fare da
filo
conduttore circa a
metà novembre (quest'anno il 13-14-15-16 novembre).
Dalla prima edizione:
- 1999:
Letterature
tra nord e sud
- 2000:
Il
viaggio e il sogno
- 2001:
Isole
- 2002:
Paure
- 2003: Confini
- 2004: I
luoghi della libertà
- 2005:
Passioni
- 2006:
Passaggi
- 2007:
In questo preciso momento.
- 2008:
Ai bordi dell'infinito.
- 2009:
Luci nel buio.
- 2010:
Idoli
- 2011:
Orizzonti verticali
- 2012: Senza fiato (XIV
edizione dal 15 al 18 novembre)
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2013 |
2014 |
2015 |
Posiziona il mouse
sull'immagine, leggi il tooltip e cliccaci sù per maggiori informazioni |
Più
di cento autori che ogni anno incontrano altri autori e altri libri, e
presentano a un pubblico partecipe i loro ultimi lavori, freschi di
stampa, offrendo la loro personale interpretazione del tema conduttore
dell'edizione.
Una serie di dibattiti,
tutti a più
voci, per far sì che gli incontri non siano una semplice
presentazione-promozione editoriale, ma un'occasione di confronto e
crescita, per chi ascolta e per chi interviene.
Un
luogo fisico per l'evento, il Centro Incontri della Provincia, che è
nucleo geografico e istituzionale della manifestazione e della città,
che ospita la maggior parte dei dibattiti e che si anima di una
libreria appositamente allestita e di uno Spazio Ragazzi; un luogo
fisico che per i quattro giorni della manifestazione diventa crocevia,
festa, spazio d'elezione per i cittadini e per i lettori di tutte le
età. Una corona di piccoli e grandi punti d'incontro, pubblici e
privati, che partecipano attivamente alla manifestazione concedendo i
propri spazi, il proprio pubblico, e la propria storia: Società
Operaia, Casa Galimberti, Circolo ‘l Caprissi, Cinema Monviso, Palazzo
Comunale, Teatro Civico Toselli, Teatro Officina, Sala San Giovanni, Ex
Lavatoi, Università…
E poi il Teatro, con grandi
eventi in prima nazionale e spettacoli per bambini e ragazzi, e musica,
con musicisti e scrittori (magari musicisti scrittori), per le serate
dopoteatro.
.
.
CuneoPizzafest
Intorno
alla prima metà di giugno da 5 anni a Cuneo si fa il 'Cuneo
Pizza
Fest'. In piazza Virginio tutti i 5 giorni della manifestazione è
possibile degustare diversi tipi di pizza preparati dei migliori
pizzaioli di Cuneo e provincia. Novità 2008: la pizza 'Tour de France'.
Dopo le pizze inventate per la manifestazione negli scorsi anni (pizza
degli Uomini di Mondo, pizza degli Alpini, Pizza del Monviso, Pizza
Est-Ovest) è stata quest'anno
presentata la Pizza alla
vigilia del
passaggio
nella città della gara ciclistica più famosa del mondo.
La
kermesse culturale e gastronomica è in continua evoluzione e rinnova la
tradizione della pizza, cotta con il forno a legna secondo il metodo
tradizionale, abbinandola ai grandi vini della nostra Provincia.
Al
'Cuneo Pizza Fest' oltre alla pizza consumata ai tavoli allestiti sotto
la tettoia del mercato della verdura all'ingrosso di P.za Virginio si
presenta quest'anno un'agenda ricca di novità riguardanti sia gli
allestimenti che gli spettacoli, come sempre tutti gratuiti.
Nel 2008, in un apposito
stand, ha
esposto i suoi
quadri il mio ex-collega Riccardo
Balestra che dopo la pensione ha intrapreso una fulminea
carriera in questo campo dell'arte...
.
provate a vedere alcune sue opere su www.equilibriarte.org e vedrete
che non mento !
.
.
Isola
di mondo
Nel
2008
appena concluso si
è svolta all'inizio di luglio, in via Roma, la 10° edizione di “Isola
di Mondo”.
La
manifestazione è nata dall’idea di poter far sentire ai cuneesi, per
una sera , che gli stranieri che vivono e lavorano nella loro città
sono persone che si raccontano, offrendo ai partecipanti degustazioni
dei loro piatti tipici, la loro musica e folklore, i loro balli.
Nel
2008 il filo conduttore è stato “le mie radici”, simboleggiato dalle
bandiere dei paesi di origine dei "migranti" che nella sera hanno
sfilato per via Roma precedute dalla Banda Musicale cittadina. Sul
palco d'onore vicino al Municipio ad attendere i "migranti" c'erano i
loro Consoli e il Sindaco di Cuneo, rappresentanti delle due
realtà alle quali tutti i cuneesi, vecchi e nuovi, si sentono di
appartenere.
Negli
standdi
Via Roma a partire dalle ore 16 è stato possibile vivere le loro
radici; nelle foto esposte c’è quello che loro hanno lasciato alla loro
partenza, ma che fa parte di loro e li aiuta a vivere in questo nuovo
mondo dove sono ogni giorno essi sono: “lo straniero”.
Tuttavia
essi sono oggi anche un po’ cuneesi ed i figli nati e
cresciuti
qui lo vorrebbero essere veramente, non accettano di essere stranieri
nella terra che li ha visti crescere, dove sono andati a scuola, dove
hanno imparato ad essere uomini e donne non già africani, asiatici ecc…
“Isola
di Mondo” è un'occasione gioiosa di conoscerci un po' meglio, cuneesi
vecchi e nuovi, per abbassare le barriere che ci dividono, convinti che
sia la paura dello sconosciuto a rendere i "migranti" stranieri.
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Centro
storico chiuso
d'estate
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Sagra
di San Sereno
Manifestazione
particolare è la Sagra di S. Sereno in cui sono offerte ai
consumatori-visitatori degli assaggi con specialità tipiche a base di
fagiolo e del peperone Cuneo e della carota di S.Rocco oltre che dei
vari ortaggi di fine estate.
Questa sagra annuale,
giunta ormai a quasi 80 edizioni, si svolge nella Frazione di
San
Rocco Castagnaretta, a Sud della Città di Cuneo, in una zona che in
passato (fin dalla fine del 1800) era considerato l’orto di Cuneo in
quanto c’erano moltissimi giardinieri che rifornivano di ortaggi i
cittadini.
E’ una esposizione di
prodotti
ortofrutticoli: la migliore produzione presente in Provincia di Cuneo
che viene accuratamente disposta all’interno di espositori.
All'interno
di un padiglione è possibile mangiare tutte le sere dei fine settimana
(la Sagra dura circa 10 giorni) polenta, bagna caoda a modici prezzi
seduti ai grandi tavolati.
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Il
"Nuvolari"
Da
oltre 16 anni, il "Nuvolari Libera Tribù" offre alcuni concerti
“evento” a pagamento e tantissime altre serate di musica gratuita e di
grande qualità, che si caratterizzano per incursioni in quasi tutti i
generi musicali: dal jazz al folk, dall’indie-rock all’hardcore.
I
suoi 6000 mq di spazio verde posti quasi sul greto del torrente Gesso
ospitano una zona bar, una pizzeria, un campo da calcetto, una sala
giochi.
Sempre in bilico tra
chiusura (da
parte delle
autorità) e chiusura (per mancanza di fondi) da alcuni anni ha ridotto
la propria attività ai mesi di luglio ed agosto durante i quali offre
però sempre buona musica e svago ...
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Tam-Tam
Dal
2005 nell'area fieristica del Miac si svolge Tam Tam un progetto per
l'estate cuneese, in cui alla musica si mescolano altri ingredienti di
richiamo: le proposte enogastronomiche, il ballo, l'attivita' sportiva.
Il «Tam tam festival» nasce
da un'idea
dell'associazione Movimento e Divertimento che ha pensato di
trasformare il grande spazio del Miac in una specie di «Rimini
pedemontana».
C'è il campetto del beach
volley,
nell'area sportiva, dove è possibile vedere una partita «in notturna»
ed altri divertimenti che non escludono nessuna fascia di eta'
Musica a "go-go" di tutti i
tipi,
soprattutto
latino-americana, soprattutto da ballare ...
Uno
degli aspetti che caratterizzano la nuova proposta e' quello
enogastronomico: un ristorante con 500 metri coperti per assaggiare la
speciale carne argentina, cotta direttamente sulla brace accompagnata
dai grandi vini piemontesi
Altre proposte destinate a
raccogliere gusti differeneti sono «La piola» per spuntini a base di
formaggi, salumi e vini locali e l'area dedicata agli sportivi dove si
troveranno le attivita' organizzate da «Tribu' in movimento»: spinning,
aerobica, step, con corsi anche per i bambini da 6 a 12 anni. Numerosi
i big intervenuti negli anni: Elio e le Storie tese, i Persiana Jones,
Franco Neri, Pali e Dispari e Antonio Albanese
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Straconi
Dal
1977, ma con l'interruzione di alcuni anni, attorno alla città si
svolge la corsa a piedi non competitiva che anima i primi di novembre e
coinvolge ormai tradizionalmente moltissimi cuneesi.
Inoltre da alcuni anni,
prima come Asic-Run,
poi come Straconi Golden
Run,
si affianca alla corsa (o meglio camminata) non competitiva, la
manifestazione sportiva che richiama atleti a livello internazionale.
La
camminata non competitiva si snoda su un percorso di otto
chilometri, partendo da P.za Galimberti, attraversando la città nuova
verso il Santuario degli Angeli e scendendo poi di lì nel Parco
Fluviale; infine, dopo aver toccato il centro storico, raggiunge
nuovamente piazzaGalimberti.
La Straconi promuove il
finanziamento per l’attività sportiva tra i giovani attraverso le
piccole associazioni Sportive e le Scuole assegnando dei finanziamenti
alle scuole ricavati dalle iscrizioni; queste ultime nel 2008 hanno oltrepassato le
14.000!
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La
Fausto Coppi
Dal
1987 si svolge, solitamente nell'ultima settimana di giugno, una gara
ciclistica granfondo che coinvolge ciclisti non professionisti dal 16
ai 65 anni di età. La corsa, organizzata
dalla omonima associazione, prende il nome dal Campionissimo, e
ricalca, o meglio ricalcava, la tappa del Giro d'Italia del 1949 vinta
da Coppi. Essa, lunga 300 Km con 5100 m
di dislivello, ebbe il seguente percorso: Cuneo - Colle dell' Agnello (2744
m) - Colle dell'Izoard (2360 m) - Colle del Mongenevre (1854 m) -
Sestriere (2035) - Pinerolo.
Il
'49 è l'anno della consacrazione internazionale di Coppi e durante
questa tappa leggendaria il Campionissimo firma quella che resterà la
sua impresa più celebre, con 192 chilometri di fuga; il giornalista
Mario Ferretti apre la sua radiocronaca con una frase entrata nella
storia del ciclismo: "Un
uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è
Fausto Coppi".
Il percorso della Fausto Coppi Medio Fondo e Gran
Fondo è riservata come sempre ai ciclisti
non professionisti dal 16 ai 65 anni di età e prevede premi e
classifiche, mentre la Fausto
Coppi Epica ciclosportiva non agonistica è
aperta a tutti i tesserati degli enti di promozione sportiva; entrambe, nel 2009, si
terranno a Cuneo domenica
21 giugno.
Questa manifestazione è ideata in ricordo dell’impresa realizzata da
Fausto Coppi spiegata poc'anzi e, per questo motivo, i
partecipanti saranno
invitati (non obbligati) a vestire indumenti e a cavalcare biciclette
d’epoca!
Anche il Giro d'Italia nel 2009, 60° anniversario della storica tappa
ritornerà su queste stesse strade seguendo lo stesso percorso del '49.
Altre notizie sul
sito www.faustocoppi.net.
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Novembre 2012 - Incursion in
Cuneo
Il titolo dell'evento è proprio in
"english" ... Non è un (mio) errore ortografico !
L'evento in sè è una mostra d'arte
contemporanea, principalmente all'aperto, che espone animali in
plastica
di varia foggia, dimensione e colore per la città ed avendo dunque come
fondale: piazze, vie cortili, vetrine e balconi.
Le
opere, costituite da plastica riciclata coloratissima sono frutto del
lavoro di un gruppo artistico che si chiama Cracking Art Group;
sono un gruppo di artisti internazionali che "esprimono
attraverso l'arte il loro impegno nel sociale e in tutto ciò che
riguarda la natura" (cit.:it.paperblog.com).
Il Cracking Art Group è composto da :
- – Renzo Nucara ,1955, Crema/Italia
- – Marco Veronese ,1962, Biella/Italia
- – Alex Angi ,1965, Cannes/Francia
- – Carlo Rizzetti ,1969, Bruxelles /Belgio
- – Kicco ,1969, Biella/Italia
- – William Sweetlowe,1948, Ostenda/Belgio.
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La plastica usata dal Gruppo è frutto del cracking catalitico
(da
cui il nome del gruppo stesso), procedimento chimico con il quale si
trasforma il petrolio in materia organica, L'attività del Gruppo si
esprime attraverso performance coinvolgenti, in cui animali
colorati e
decisamente fuori scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati
all’arte a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle
autostrade. La dimensione del Gruppo, che vanta partecipazioni a
rassegne internazionali (per due volte presenti ufficialmente alla
Biennale di Venezia) e mostre dedicate in musei e fondazioni, non
limita l’espressione individuale di questi sei artisti che lavorano
anche come singoli interpretando, ciascuno secondo le proprie urgenze,
le problematiche e le tensioni del nostro tempo.(cit. e adatt.
: www.teknemedia.net).
L'evento è curato dalla Galleria d'Arte Skema5
(sede in via XX settembre 10 a Cuneo) che, in collaborazione
con
il comune per gli spazi espositivi, cura inoltre una mostra delle opere
personali degli artisti che compongono il gruppo. Esso segue
l'esposizione fatta a fine ottobre sul tetto del Duomo di Milano - WOW !
Gli
animali, quasi tutti oversize, sono chiocciole
giganti, suricati, lupi vigilanti, rane, pinguini, conigli dagli
sgargianti colori giallo, rosso, azzurro, fucsia oltre che bianco e
nero. E' curioso l'effetto di girare per la città, alla
ricerca
degli animaletti colorati , che ti appaiono nei posti meno probabili
per quanto suggestivi ed a effetto. Per
partecipare alla scoperta delle opere disseminate nella nostra città
avete tempo dal 27/10/2012 fino al 07/12/2012. Accorrete,
accorrete !
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Artisti e non solo - Cultura
e spettacolo.
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- Duilio
del Prete
- Gian
Maria Testa
- Marlene
Kunz (Sono arrivati a Sanremo 2012 in occasione del famigerato Festival)
- Lou
Dalfin, Gai saber e
musica
occitana
- Cinema
- Teatro
Toselli
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Cartoline
di Cuneo
Eccovi
infine una galleria di cartoline d'epoca della città di Cuneo ...
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Foto
panoramiche
di Cuneo
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Ed
infine alcune immagini
panoramiche della città di Cuneo ...
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Posiziona il mouse sulla foto,
quindi clicca sulle frecce gialle in basso per spostarti
nell'immagine
oppure,
mentre sei in un punto qualsiasi dell'immagine,
premi il tasto sinistro e trascinala verso destra,
sinistra, alto o basso.
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Sposta il cursore verde con il mouse per zoomare sull'immagine
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Collegamenti
interni
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Collegamenti
esterni
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Mappa
di Cuneo (www.comuni-italiani.it)
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