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La città di Cuneo secondo noi

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Cuneo Galimberti

Indice

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La mia città (Roby)

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La mia città ... Come posso spiegarvela?

Geografia, storia, monumenti, strade, sensazioni ... Uuhh ! Che compito difficile mi sono dato ...
Comincerò dalla geografia.

A mio parere conoscendo la geografia di un luogo, stato o città che sia, è poi più facile capire tutto il resto, ovvero la storia di quel posto, chi lo abita, le usanze e quant'altro legato a quel luogo.
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Bibliografia

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Quanto scritto non è ovviamente tutta farina del mio sacco ! ! ! Larga ispirazione è tratta dai seguenti autori:

NextLime.gif "Cuneesi" di M.Tomatis - Le guide xenofobe - 2005 - Edizioni Sonda.
NextLime.gif "Cuneo. Storielle e storia." di Piero Camilla - 1967 - Stabilimento Tipografico Editoriale Cuneo.
NextLime.gif "Cuneo. Strade, facce, monumenti e cieli della città triangolare." di M.Bosonetto - O.Migliore - 2001 - Blu Edizioni.
NextLime.gif "Bisalta. Una grande montagna." di AA.VV. - Curatore: N.Villani- 2001 - Blu Edizioni.
NextLime.gif "Architettura e urbanistica a Cuneo tra XVII e XIX secolo." di Roberto Albanese. - 2011 - Nerosubianco.

oltre che da:
Wikipedia la libera inciclopedia
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Geografia

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Cuneo è una città triangolare come dice il nome stesso. E' fatta così perché è posta sopra un altipiano che termina sopra la confluenza di due fiumi, lo Stura di Demonte ed il Gesso, che scorrono sul fondo delle due scarpate dell'altipiano a circa 50-60 mt dal piano stradale.

Cuneo è posta ad un'altitudine di circa 535 mt sul mare ai margini estremi della pianura e dista dai 10 ai 30 km dalle montagne che si elevano improvvisamente dalla pianura fino ai 2300 - 3800 mt di quota... un vero spettacolo in tutte le stagioni ! ! ! !

Il triangolo cittadino è orientato da NNE verso SSW con la punta diretta verso NNE in discesa verso la pianura; la città "guarda" pertanto verso il Mte Rosa che, soprattutto d'inverno, fa capolino in lontananza attraverso le brume grigiastre della pianura.

Oltre le montagne, che circondano la città per almeno 180° di visuale, troviamo verso S il mar Ligure a 80 km in linea d'aria (S.Remo e Albenga) e verso SO la Francia che nel punto più vicino, il Colle di Tenda, dista soltanto 35 km.
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Quartieri

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Per quartieri di Cuneo si intendono le parti in cui è diviso il triangolo cittadino posto sull'altipiano. Abbiamo quindi procedendo da N a S, ovvero dalla "punta" di Cuneo verso la "base", ovvero dal basso verso l'alto:
Mappa interattiva:
Posizionare il mouse sopra la mappa per evidenziare le note in sovraimpressione.
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Clicca QUI per scaricare la piantina della città
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La città che a mio parere "merita" di essere "vissuta" è quella del centro storico insieme a quella del centro. Lì sono concentrati gli scorci meritevoli, i palazzi più caratteristici, i monumenti più significativi ... lì, che piaccia o no, è concentrato lo "spirito" cuneese della città.
Di questa parte della città, sia che si provenga dal lato di Gesso, che da quello di Stura, caratteristico è lo SKY-LINE !


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SKY-LINE di Cuneo dal lato di Stura zona Madonna dell'Olmo - Santuario di Madonna della Riva

Bello, con i profili dei vecchi campanili circondati dalle chiome degli alberi secolari dei lunghi viali cigliari ed i ponti "nuovi" e "vecchi", da Piazza Torino a Corso Giolitti ... Assai meno bello lo skyline del resto della città con i nuovi palazzi in costruzione.
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Frazioni

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Le frazioni di Cuneo sono disposte attorno alla città, che essendo compresa tra due fiumi, si possono dividere in frazioni oltre-Gesso e frazioni oltre-Stura. Oltre alle frazioni appartenenti a queste due suddivisioni non dobbiamo dimenticare S.Rocco Castagnaretta, l'unica frazione che si colloca alla "base" del triangolo costituente la città le due frazioni di Basse S.Sebastiano (ex-filanda) e di S.Anna (zona Cimitero) poste sotto i bastioni di Stura e la frazione di Tetto Cavallo (zona piscine) posta invece sulle rive del torrente Gesso.
Alle frazioni di oltre-Gesso appartengono gli abitati di:
Alle frazioni di oltre-Stura appartengono gli abitati di:
Caratteristica delle frazioni e degli spazi tra la "ville" e le frazioni è il verde, o meglio, la campagna, quella coltivata intendo, che in pochi minuti di automobile, ma soprattutto di bicicletta, ti circonda.
Già perché in fondo la frazione più lontana, che credo sia S.Pietro del Gallo, dista dal centro cittadino non più di 8-10 km.

Nelle frazioni si trova "di tutto":
dalle vecchie cascine che paiono dei quasi villaggi, alle ricche ville dell'''8-'900 in stile liberty o giù di lì, ai bei viali di alberi secolari, ai campi coltivati.
Purtroppo la cementificazione a Cuneo si fa pesantemente sentire ... Capannoni a destra ed a manca hanno invaso la periferia e le frazioni ed insieme ai centri commerciali, ben 3 sul territorio comunale, ci hanno privato della terra necessaria al nostro sostentamento; ma si sa, perché non lucrare con affitti o attività varie, quando costruire dissennatamente è così facile e magari pure sovvenzionato?

Però guardando i capannoni, il più delle volte chiusi e contenenti chissà cosa, mi viene da pensare: "Ci abbiamo messo pochi anni a cementificare il terreno su cui sorgono questi obrobi ... ma quanto tempo dovrà passare prima che il terreno su cui sono stati costruiti ritorni coltivabile?"

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Le montagne

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Le montagne! Sono una parte costituente di Cuneo in quanto sfondo naturale perfetto alla città.
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Foto: Le Alpi Marittime, scenario di Cuneo.
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Si è portati a vederle come ostacoli, come grandi barriere divisorie, ma non è sempre stato così ... è solamente dal 1713 che il confine nella nostra provincia passa sullo spartiacque alpino.

Forse il primo esempio (Età del Bronzo) di civiltà trans-frontaliera lo possiamo ritrovare in coloro i quali scolpirono le incisioni rupestri del Monte Bego. Pare infatti (cit. E.Bernardini) che i luoghi di origine di queste genti, progenitori dei Liguri,  fossero la Liguria, la Provenza ed il Piemonte Sud-Occidentale.

All'epoca dell'Impero Romano il confine tra l'Italia (IX Regio) e le province della Gallia (Alpes  Marittimae - Alpes Cottiae) correva ai piedi delle Alpi Marittime e Cozie ed una strada romana univa Pedona (Borgo S.Dalmazzo) con Forum Germanorum (Caraglio) e Caburrum (Cavour) che a quel tempo erano stazioni per la riscossione del dazio sulle merci in arrivo dalle Gallie e campi fortificati militari.

In epoca più tarda, tra Medio Evo ed Età Moderna, si formarono invece a cavallo delle Alpi numerosi stati; alcuni esempi di questi stati, ed alcuni durarono anche 800 anni, sono:
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Storia

E dopo la geografia, la storia ... E' la storia che ci spiega come mai i cuneesi sono così come sono, ma soprattutto cosa potremmo diventare se impariamo la lezione del passato.
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Siccome la storia di Cuneo è una lunga storia, per non tediarvi troppo e per non rendere la lunghezza della pagina infinita, riporto tutto quanto posso dire sulla mia città a livello storico in una apposita pagina QUI.
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Cuneesi

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Ma chi sono i cuneesi? Qual'è il prototipo dell'abitante di Cuneo?
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Per capirne la psicologia occorre fare mente locale alla posizione geografica della città, così come ho spiegato poc'anzi in Geografia ... Siamo praticamente in fondo alla Pianura padana in un "cul de sac" circondato per 3/4 da montagne, ovvero siamo un po' isolati. E non solo per la geografia.

Viabilità

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Anche la viabilità non favorisce l'apertura al mondo della città e del suo abitante. Se parlate di viabilità con me o con un mio concittadino vi potremo illustrare la "magagne" della viabilità della provincia:
I primi due sono gli unici valichi verso la Francia; non molto alti e praticabili nominalmente tutto l'anno sono invece chiusi quando nevica troppo, quando piove troppo, quando occorre fare manutenzione, quando frana, ecc... a volte senza che nei rispettivi fondovalle (il traforo del Tenda è in Valle Vermenagna, mentre il colle della Maddalena è in Valle Stura) ve ne sia la segnalazione! Per il traforo del tenda, vecchio e cadente, datato 1881, è in progetto da 20 anni il raddoppio con lo scavo in parallelo al vecchio tunnel di una nuova canna. Questo progetto viene perciò denominato da noi cuneesi Canna-bis ...

La ferrovia Cuneo-Nizza è tra le più belle del paese e soffre delle medesime problematiche del Traforo del Colle di Tenda, ovvero:
tant'è che sono quasi di più gli anni in cui è stata chiusa (per guerre, frane e distruzioni varie) che gli anni in cui è stata aperta.

L'aereoporto di Cuneo-Levaldigi invece non si differenzia un granchè dal strade è ferrovie ... Infatti è da sempre in odore di chiusura vista la vicinanza con l'aereoporto di Torino Caselle e solo di recente è stato "adottato" da una nota compagnia di viaggi low-cost.
Attualmente Cuneo è unita a Roma, Tirana, Bucarest, Londra, Birmingham e Dublino (le ultime 3 dal 20 dicembre 2008).
Inoltre a partire dal 31 marzo dal 2009 si può raggiungere la terra più bella del mondo (e qui esce l'orgoglio sardo della mia informatrice) cioè la Sardegna!

Infine l'autostrada Cuneo-Asti ... Dovrebbe permettere di unire Cuneo al resto d'Italia in un tempo decente visto che attualmente per strada "normale" per arrivare ad Asti (90 km di distanza) ci si impiegano circa 2 ore, manco fosse la Parigi-Dakar. Però:
Vista la lista dei deficit della viabilità cuneese l'unica cosa che viene in mente è: MENO MALE CHE CUNEO NON HA IL MARE !
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Brutture edilizie

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Questo isolamento dal mondo porta inevitabilmente ad una certa qual ristrettezza mentale, che per rimanere in abito edilizio, porta a costruire alcune brutture alcune delle quali vanno sottoterra, altre si proiettano alte verso il cielo ed infine alcune restano a rasoterra (magari !). Parliamo di:
dove:
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Il lato "bello di Piazza Boves ...
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Il Palazzo degli uffici Finanziari è quello alto, sullo sfondo
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Skyline di Cuneo Vecchia
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Vizi & virtù cuneesi

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Tuttavia noi cuneesi abbiamo anche delle virtù !
Una su tutte viene riassunta nel dialetto "Pissa pì curt" che, tradotto, significa "Piscia più corto", ovvero non ostentare e non vantarti di quello che fai.

Abbiamo già parlato di "tonteria" cuneese QUI. Riassumendo, grazie ai "numeri" fatti dai nostri avi ( ... e noi che non siamo da meno dei nostri avi continuiamo a fare stupidaggini - vedi il paragrafo sulle "Brutture edilizie"), ci siamo guadagnati la fama di essere tra i più fessacchioni d'Europa. Però SIMPATICI ! ! !

Ma passiamo ad un altro "titolo" che ci caratterizza: BOGIA-NEN
Sarà per la viabilità scassata, sarà per le montagne, ma il Cuneese passa per uno che dalla sua terra non si è mai mosso tanto e che soprattutto, come ricorda wikipedia "ha un'eccessiva refrattarietà ai cambiamenti." Malignità dei nostri cugini Torinesi?
A proposito di bogianen, val la pena di ricordare alcuni personaggi che, "per bugese, sun bugiase" (per essersi mossi, si son mossi):
Questi signori, per lo più emeriti sconosciuti ai più,  non sono concittadini, tranne il secondo, forse, ma comunque sono cuneesi di provincia ed, ad onta di ciò che dicono le malelingue, hanno viaggiato molto. Ma chi sono costoro?

Quidam Ligus.
Il primo, citato nelle cronache di Sallustio, è un soldato dell'esercito romano ed è purtroppo rimasto senza nome (Quidam Ligus, quello vuole dire ...). Impiegato come soldato semplice nella guerra contro Giugurta nel 106 a.C pare che un giorno, andando alla ricerca di lumache lungo uno sperone roccioso, il nostro "Ligure Qualunque" trovò una via per assalire da tergo e per la montagna la guarnigione Numida, che già non pochi guai aveva fatto passare agli eserciti Romani.
Non solo ... Trovata la via, condusse i suoi commilitoni sù per le rocce, attrezzando i punti troppo esposti addirittura con corde fisse ! Come non associare il nostro Ligure, e le lumache di cui era evidentemente ghiotto, con Borgo San Dalmazzo e la Helix Pomatia (Fera Freida = Fiera fredda)?


Michele da Cunio.
Di lui, alcuni cuneesi, dicono che fosse un concittadino che forse, in virtù della forma di nave della città, diventò marinaio e seguì Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio in America (1493-1495).
In realtà, Wikipedia, narra di come Michele da Cunio fosse un savonese amico di Colombo e di come la sua famiglia risiedesse originariamente in Cunio, una frazione di Segno, situata sulle colline alle spalle di Vado Ligure, a 300 m. sul livello del mare e a 16 Km da Savona.
Comunque sia, una sua lunga lettera, ritrovata per caso nel 1885, è considerata come uno dei racconti più fedeli e veritiere di quelle prime colonizzazioni del Nuovo Mondo.


Ugo Battista.
Nato a Vinadio nel 1876 era alto 2,30 mt e, scoperto da un circo, viaggiò in lungo ed in largo, prima l'Europa, e quindi l'America in compagnia di suo fratello Paolo costituendo la coppia de "Les Geants des Alpes".
Morto ancora in giovane età su di lui esiste una leggenda che lo vuole seppellito a Wounded Knee dai suoi colleghi e amici indiani.


Giacomo Inaudi.
Nato a Roccabruna fu un collega del signore precedente; era un vero talento matematico, benchè sapesse a mala pena leggere, scrivere e far di conto.  Nel baraccone in cui era ingaggiato era in grado infatti di fare calcoli matematici mentali con la velocità del fulmine ed era talmente prodigioso questo suo talento che numerosi studiosi (tra cui Camille Flammarion) vollero esaminarne a fondo le capacità.
 

Giuseppe Filippi.
Nato a Montanera, il paese del mio testimone di nozze, il 28 dicembre 1895 era al Grand Cafè del Boulevard des Capucines a Paris la Ville Lumiere...
A che fare?
Ma ad assistere alla nuova invenzione dei Fratelli Lumiere: IL SINEMA' ! E gli piacque così tanto che 2 anni dopo lo troviamo, prima a Milano e poi a Cuneo, a presentare i suoi lavori "I bagni di Diana" e "Le LL.AA.RR all'esposizione di Firenze" tra i primi film girati in Italia.

Carlo Chiapello.
Cuneese, nel 1865 quando aveva 44 anni, venuto a sapere che in Giappone viveva una razza di bachi da seta immune ad una malattia che stava mandando l'industria della seta "a ramengo", si imbarcò per quel lontano paese in compagnia del concittadino Secondo Sala.
Fu tra i primi europei a visitare il Giappone dopo che questo si era chiuso in un isolamento impenetrabileo a partire dal XVII secolo (vedi la storia di Cho-Cho-San e del ten. Pinkerton ... alias Madame Butterfly di Puccini)... Il periodo Meiji con il quale si chiude questa sorta di isolamento è solitamente datato 1868 !
Tornando a Carlo Chiapello, naturalmente egli ritornò in patria con le uova del baco da seta immune alla malattia e per ancora molti anni, fino al 1921, il mercato dei bachi da seta di Cuneo fu tra i più importanti d'Europa !

Torniamo ai Vizi ed alle virtù ...

Noi Cuneesi sarà che siamo vicini ai liguri, ma le cose gratuite ci piacciono parecchio !
Viene un cantante famoso a fare uno spettacolo? Se si paga, si mugugna un po', e poi ci si ritrova in 500 o 600 ... Ma se il concerto è "A GRATIS" ... 2000 o 3000 persone si ritrovano in piazza come niente !

Altro vizio/virtù di noi Cuneesi è quello che riguarda il parlare della nostra città;
siamo pronti, parlandone tra di noi concittadini, a lamentarci del freddo-umido, della cappa di caldo estivo, della chiusura delle persone, ecc ... ma con "gli stranieri", ci offendiamo se ce la denigrano e, per renderla bella e desiderabile, ne parliamo a loro con amore illustrandone tutti i vantaggi e le infinite delizie che ci sono in essa ...
Esattamente come sto facendo io in questo istante ! ! !

E così terminano i vizi e le virtù dei Cuneesi...

Ah no ! ! ! ! Dimenticavo ... Cuneo + Montagne = Cuneese.

Questa strana equazione è la quintessenza della cuneesità in fatto di ambiente. Se l'iscrizione al CAI fosse obbliatoria per legge, noi cuneesi, come per i fari delle auto accesi anche di giorno, saremmo all'avanguardia ! Ovvero, per dirla con Marco Bosonetto, essere iscritto al CAI qui a Cuneo conta più dell'appartenenza al Rotary Club...
C'è chi dice che siamo un po' come dei fachiri della montagna ... In che senso? Bhè, intanto i cuneesi frequentano la montagna in ogni stagione ed inoltre la percorrono in lungo ed in largo. Poi sanno per nome tutti i rifugi delle valli limitrofe dalla Tanaro alla Po e per ognuno di essi conoscono anche:
Infine:
possibilmente fuori sentiero e, magari, in mezzo alla nebbia più fitta.

Esagero? Mmmhhh ... anch'io ho fatto la mia parte (e sono iscritto al CAI, anche se non dormo più in un rifugio da almeno 5 anni) e quindi parlo di cose di cui mi intendo bene.
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Aneddoti

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Per gli aneddoti più gustosi sui Cuneesi potete vedere nell'apposita pagina - Clicca QUI.
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La  magia dei "Baracconi"

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Ogni cuneese sa che l'inverno, quello vero, quello da -10 °C per intenderci, a Cuneo arriva soltanto dopo l'arrivo dei "Baracconi" ...

Inverno ? Baracconi ? freddo a -10 °C ? Vi state chiedendo se ho perso il senno, lo so ... E invece no, cari amatori di Cuneo ! Ma vi capisco ... Certo, siete abituati a frequentare Cuneo, nella bella stagione e dunque, se non sapete la storia non ve ne posso fare una colpa, state a sentire.
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I "Baracconi" (Baracun, en cuneijs) sono le giostre che da sempre, che io mi ricordi, vengono a Cuneo  a stazionare in Piazza Galimberti in occasione del Carnevale. Cuneo, al contrario di altre città e cittadine della Granda, non ospita festeggiamenti di Carnevale particolarmente "sontuosi"; Mondovì con il suo "Moru", Saluzzo, Caraglio, Demonte e Sampeyre con la sua bella Bajo, meritano in questi giorni, sicuramente una visita. Festeggiamenti, sfilate di carri, maschere, coriandoli e stelle filanti, allietano gli spettatori ed i figuranti e danno a tutti la speranza della imminente fine del rigido inverno.

Sarà che noi cuneesi siamo un po' austeri ed un po' bigotti, ma noi preferiamo la sicurezza scientifica che la fine dell'inverno non arriva affidandosi a questi riti pagani, ma ospitando sulla nostra Piazza più bella, in centro città, i Baracconi dall'ultima settimana di gennaio alla prima settimana di marzo.

E' infatti grazie a questa precisa tradizione, scientificamente studiata a tavolino dai nostri avi, che neve, ghiaccio, bufere e freddo artico, sfogano la loro violenza sulla città soltanto in questo periodo, permettendo ai cuneesi, dall'amministrazione al singolo cittadino, di essere psicologicamente e materialmente preparati ogni anno.

Infatti, terminati i SALDI, facciamo arrivare i dischi volanti, gli autoscontro, il bruco verde della mela, le giostre con cavallucci e locomotive e tutto l'armamentario dei giostrai; e come sono sistemati ... giù a nevicare. Ma il Comune è allertato anche lui, i mezzi antineve sono pronti, e  via a spargere sale e togliere neve con i "lesun" (gli spartineve) !

Bhè in effetti a volte nevica e fa freddo anche a novembre e a dicembre, ma ... come a febbraio mai ! E noi siamo sempre pronti. Non ci credete ? Ah, ah, ah ...

Prendete quest'anno: il 2012.
Un prodigio ... Una vera magia ! Tutti gli anni ...
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Caratteristiche della città

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La città di Cuneo è caratterizzata da alcuni "tratti caratteristici" che lasciano nel cuore di chi ci vive o di chi la visita un segno indelebile ...

Per poter visitare questi luoghi, cliccate nei cerchi evidenziati in giallo sulla mappa riportata qui sotto...

Mappa interattiva:
posizionare il mouse sulla parte evidenziata in giallo per visualizzare il nome del luogo che si vuole visitare.
 Cliccare sopra per andare alla descrizione.

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CNMapconindicazioni.gifPorticiPorticiP.za GalimbertiSantuario degli AngeliV.le degli AngeliV.le degli AngeliViadotto SoleriPonte vecchio stradale sullo SturaPonte vecchio stradale sul GessoViadotto Sarti sulla Est-OvestP.za Stazione e FaroP.za ResistenzaChiesa di S.FrancescoMercato del MartedìMercato del MartedìMercato del Martedì
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Luoghi da non perdere

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Se venite a Cuneo ci sono luoghi che NON potete perdervi ! E che non vi perderete, specialmente se a farvi da "cicerone" è un cunese (o cuneesizzato) D.O.C. Davvero ! E non è una minaccia, ma una seria proposta di turismo nella nostra città:
Buon divertimento !
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Portici

Da P.za  Torino, situata al vertice del Cuneo, in direzione delle montagne e di Borgo S.Dalmazzo per una lunghezza di oltre 3 Km si aprono ai lati della via principale della città i Portici.
Costituiscono un punto di ritrovo eccezionale e, specie in questi giorni di Natale, o il sabato pomeriggio, possono avere una densità di popolazione maggiore che Hong-Kong. Perché ? Ma perché qui si possono "fare le vasche" in compagnia e guardare 6 Km di vetrine di negozi al riparo da qualsiasi calamità metereologica.

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La parte più antica dei portici, chiamata un tempo Contrada Maestra, ora si chiama Via Roma.
Qui i portici sono bassi, bui e massicci, tant'è che noi li chiamiamo "portji scur", portici scuri in dialetto. Da sempre i portici sono stati parte del patrimonio genetico dei cuneesi:
Affacciate a Via Roma, sopra ai portici, le case sei-settecentesche del bel mondo di allora con i palazzi signorili dei Tornaforte, dei Ricci d'Andonno, dei Lovera, dei Samone, dei Caisotti, dei Ferraris di Celle con i loro bei cortili interni lastricati in pietra di Luserna, i portoni carrai d'accesso... ed i palazzi di "governo" come il Municipio, il Vescovado, la Prefettura.
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Oltrepassata Piazza Galimberti l'asse cittadino cambia nome, diventando Corso Nizza, e cambia epoca; i palazzi sono infatti dell'8-900 ed i portici si fanno larghi ed ariosi. Non cessano i negozi ed anzi il tratto fra P.za Galimberti e C.so Dante E' LA VASCA per eccellenza.

Lungo C.so Nizza il tempo (architettonico) scorre: i palazzi di fine '800 cedono il passo a belle costruzioni in stile liberty che proseguendo diventano sempre più moderni come il Palazzo della Provincia fino a che, dopo P.za Europa, i palazzoni degli anni del secondo dopoguerra prendono possesso dei portici. Anni '50, '60, '70, '80 e 90 ed arriviamo in P.za d'Armi al limite Sud della città.
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Se però attraversiamo la strada e torniamo giù verso P.za Torino ecco che la macchina del tempo riparte in senso contrario, naturalmente sempre sotto ai portici, al riparo dalle intemperie, davanti alle vetrine illuminate di gioiellerie, banche, boutique, librerie, bar, fotografi, gastronomie, gelaterie, chiese, panetterie, macellerie, drogherie, cartolerie, giornalai, ristoranti, abbigliamento sportivo, calzolai, ortofrutta, kebab, vinerie, telefonia, e ancora, e ancora, e ancora ...

Ma i portici non sono solo sull'asse viario principale ... Altri ce n'è in C.so Giolitti verso la Stazione e, giù in Via Roma, per la piccola via di Contrada Mondovì.
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Piazza Galimberti

Dedicata al martire della Resistenza Duccio Galimberti, torturato ed ucciso dalle brigate nere locali il 4 dicembre 1944 a Centallo, la piazza è il "centro di gravità permanente" di Cuneo.
Larga 110 mt e lunga il doppio, è caratterizzata da palazzi dell'800 che sorgono simmetrici lungo l'asse viario di Cuneo.

Il "tizio" che vedete sul piedistallo in mezzo alla piazza però non è Galimberti ... E non è neanche CAVOUR (!) cara la mia signora che all'adunata degli alpini volevi fare la saccente con i tuoi compaesani venuti da chissà dove ! SACRILEGIO !!!!

E' Giuseppe Barbaroux, avvocato cuneese e giureconsulto del Regno di Sardegna a cui il "Re Tentenna" (Carlo Alberto) diede l'incarico ingrato di riformare in senso moderno e liberale i codici commerciale, penale, civile e militare, nonchè di promulgare lo Statuto Albertino. Calunniato e invidiato dai progressisti e dai conservatori, non appoggiato con decisione dal Re, si uccise gettandosi nel vuoto a Palazzo Reale (Torino).

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Da Via Roma uscendo dai portici si può ammirare la splendida vista delle montagne di Valle Gesso, le montagne cuneesi per eccellenza, che lasciano senza fiato per la loro bellezza, soprattutto all'imbrunire nelle giornate serene quando il loro profilo scuro si staglia contro il cielo turchese del dopo tramonto !
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Viale degli Angeli

Altra meraviglia cuneese !

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Viale Angeli è stato progettato e "costruito" a metà del '700 dalla allora Amministrazione Comunale per compiacere ad un desiderio del Governatore Leutrum eroe della difesa di Cuneo durante l'assedio del 1744.

Esso parte dall'altezza di P.za Galimberti e prosegue tra due file di olmi, tigli e platani secolari per 3 km fino al Santuario della Madonna degli Angeli. Il viale è costituito da una strada a scorrimento per autoveicoli centrale affiancata da 2 controviali e da 2 marciapiedi che fanno di questa via LA PASSEGGIATA dei cuneesi per antonomasia, soprattutto quando, dal sabato pomeriggio alla domenica sera, l'intero viale diventa zona pedonale ! Camminare sotto il viale durante una nevicata regala sensazioni che non si possono descrivere ...

Il primo tratto del Viale da P.za Galimberti al Parco della Resistenza è costellato di ville e palazzine in stile liberty, art nouveau e stile eclettico datate tra il 1903 ed il 1915 ... Da menzionare sono il Palazzo Sociale, la palazzina Galliano, la palazzina Occelli, la palazzina Rostagno e la palazzina Politano.

Il viale è punteggiato di ville palazzi liberty, ville eleganti, bocciofile ... e verso il Santuario a poca distanza da esso le antiche ville Sarah, Custoza e Chiodo danno al viale un aspetto di altri tempi.

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Al termine del viale si colloca il Santuario costruito alla fine del '500 e sede dei frati francescani. Oggi nei locali dell'ex chiostro trova sede la Casa di Riposo, ma da una porticina esterna nascosta a fianco della chiesa si può accedere ad un giardino nascosto che pare di stare nel giardino di Alice nel Paese delle Meraviglie. Questa volta il panorama spazia dalle Langhe all'Argentera e tra questi due estremi si staglia immensa la Bisalta !
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 I ponti

I ponti di Cuneo sono tanti ed a me paiono "legare" la città al resto del Piemonte, un po' come le cime di ormeggio legano una nave al molo... bella immagine vero? In fondo non ci va molta fantasia nel paragonare la nostra città triangolare di forma vagamente navale come fosse galleggiante tra Gesso e Stura, o no?

Tra strade e ferrovie che scavalcano i 2 fiumi ci sono ben 7 ponti + 2 passerelle pedonali:
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Però IL PONTE di Cuneo è solo lui: il viadotto Soleri, "ponte nuovo" per gli amici ! Ha una fama pessima ed una storia travagliata, ma è bello e funzionale. e caratterizza Cuneo sia per la sua funzione di collegamento, sia per la sua funzione di rappresentanza.

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La fama pessima gli deriva suo malgrado dal fatto che un gran numero di persone si sono suicidate saltando giù verso il fiume Stura; pare che in Europa sia secondo soltanto alla Tour Eiffel di Parigi ...

La storia travagliata riguarda la sua costruzione che iniziò nel 1921, rimase interrotta per 5 anni dal '21 al '26, fu completata nel 1933 per la parte inerente alla sede stradale a cui fu aggiunta ed inaugurata nel 1937 la sottostante sede ferroviaria. Durante la costruzione una delle arcate crollò uccidendo sul lavoro 12 operai che sono ricordati da una lapide posta all'inizio del ponte sul lato di Cuneo. Nel '45, la notte sul 28 aprile le forza tedesche in ritirata verso Torino fecero saltare le 3 arcate centrali del ponte che per essere reinaugurato dovette attendere il 1948.

Esso è formato da 34 arcate che attraversano il fiume Stura all'altezza dell'altopiano. La sua lunghezza è di 1061 mt e l'altezza massima raggiunta sul greto dello Stura è di 47,5 mt, all'incirca dove c'è la piazzola con la Madonnina. Sul lato di Cuneo la parte sottostante al piano stradale svolta verso destra in direzione della Stazione dell'altipiano dando al ponte una forma a Y.

I pilastri di sostegno e le arcate a tutto sesto del ponte sono in cemento e sono ingentiliti da conci in finta pietra; essi sorreggono la ferrovia che è separata dalla soprastante SS20 da una serie di pilastrini che scandiscono ritmicamente al viaggiatore gli istanti precedenti all'arrivo in treno a Cuneo e spezzettano il meraviglioso panorama delle Alpi Marittime.

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Sui due lati del ponte sono ancora in sede i fasci littori in marmo a cui sono stati asportati i rostri in metallo dopo il '45; parimenti è stato asportato il grande fascio littorio in acciaio inox posto lungo il pilastro che sostiene l'inizio della curva del ponte ferroviario verso la stazione.
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La stazione ferroviaria dell'altipiano ed il faro "con le palle"

Logica prosecuzione del viadotto Soleri è la Stazione ferroviaria detta dell'altipiano, per differenziarla da quella di Borgo Gesso più antica e più fuori mano di questa.

A confronto con la gestazione della stazione, quella del viadotto è stata Disneyland ! Già, ma quando si vogliono fare le opere faraoniche, il tempo non è importante ...

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La linea ferroviaria Torino-Ventimiglia, che all'epoca arrivava fino a Vievola vicino a Tenda, passava per la stazione di Borgo Gesso e proseguiva poi per Boves e Borgo San Dalmazzo. La scomodità di questa soluzione e l'esigenza di una stazione in città fecero sì che nel 1903 fosse dato incarico di redarre un progetto che prevedesse la costruzione del fabbricato nei pressi di C.so Dante. Nel 1913, dopo un paio di progetti, iniziò la costruzione della stazione al piano dei binari, più bassi della piazza antistante.

La guerra e le modifiche successive del progetto fecero sì che il palazzo che oggi vediamo fosse iniziato solo nel 1920, che la linea Cuneo-Nizza fosse inaugurata nel 1928 e che la stazione fosse terminata ed inaugurata insieme al piazzale antistante soltanto nel 1937 !

Veniamo dunque al Faro. Anche lui ha la sua storia di costruzione che però è brevissima ed un po' "drola", cioè tonta, tutta cuneese se vogliamo. La sistemazione della piazza e delle zone prospicenti la stazione fu intrapresa già nel '18-'19 poichè la zona fu livellata con riporti in terra a cui parteciparono anche i prigionieri di guerra austriaci, e la piazza fu pronta nel 1936 con le aiuole rotonde, i sentierini sinuosi, i piccoli alberi ed una mancanza clamorosa: l'illuminazione.
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Il progetto prevedeva l'installazione di una serie di normalissimi lampioni in ferro che però, date le sanzioni economiche inlitteci dalla Società delle Nazioni nel '36, causa la guerra d'Etiopia, neppure il federale riuscì ad ottenere. Ma il capo dell'ufficio tecnico comunale, ing.Vinaj, predispose il progetto che oggi possiamo vedere realizzato: dei riflettori posti a 50 mt di altezza su uno stelo di cemento raggiungibili con una scala alla marinara posti all'interno dello stelo stesso.

Detto, fatto ! ! ! In 80 giorni basamento, stelo e fari sono al loro posto pronti per l'inaugurazione avvenuta l'8 novembre 1937 ... E la fontana ? Quella venne inaugurata l'anno successivo insieme alle 2 palle ai lati del faro ... ed alle quatto asce di ispirazione fascista poste sullo stelo. Le palle restano, ma le asce sono state asportate dopo il '45.
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Monumento e Parco della Resistenza

All'incrocio di C.so Dante con Viale Angeli c'è un bellissimo parco. E' il Parco della Resistenza, alias "montagnola", che guarda la Bisalta e ospita uno strano monumento ... E', manco a dirlo, IL monumento di Cuneo !

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E' "l'esplosione". Opera dello scultore Umberto Mastroianni che, come Sandro Pertini scrisse ad un partigiano che non riusciva a comprendere cosa fosse rappresentato nel monumento, rappresenta:

l'erompere delle forze liberatrici dal seno di un'umanità lacerata, spezzando il dominio della tirannide !

"E l'esplosione si ripete e si propaga (sono infatti 3 le esplosioni raffigurate) dalla montagna alla città come una reazione a catena ... e come un'esplosione si genera da un'implosione così la Resistenza esplode e libera le forze nascendo dall'implosione della dittatura: questa, in sintesi, la dinamica della Resistenza." (Palma Bucarelli).

Il monumento guarda, come detto, la Bisalta, sede delle primissime formazioni partigiane e soprattutto Boves, città martire della Resistenza. E' il 1969 quando il monumento viene inaugurato alla presenza di Sandro Pertini e Ferruccio Parri.

Proveniendo da C.so Dante, all'ingresso del parco è posta in terra una lapide in bronzo che ripete quanto scritto nella lapide in marmo posta in Municipio.

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In essa si afferma:

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Per chi non lo sapesse, il "camerata" Kesselring menzionato nell'epigrafe fu processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), e ricoprì dal '43 al 45 la carica di comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia; fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma nel 1952, date le sue "gravissime" condizioni di salute, fu messo in libertà. Tornato in patria venne accolto come un eroe dai circoli neonazisti bavaresi e dopo il suo rientro a casa ebbe il coraggio di dichiarare pubblicamente che non solo non aveva nulla da rimproverarsi, ma che anzi gli italiani avrebbero dovuto essergli grati del comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero dovuto erigergli un monumento.

A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una epigrafe (recante la data del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio di Duccio Galimberti ed a lui dedicata), dettata per una lapide "ad ignominia", quella che appunto è stata collocata nell'atrio del Palazzo Comunale, oltre che a Montepulciano, in località Sant'Agnese, ed a Sant'Anna di Stazzema.

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Chiesa di San Francesco

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La chiesa di San Francesco a Cuneo venne edificata sul preesistente edificio dello stesso nome, ampliato considerevolmente nel secolo XIV, in quanto, nonostante le esigue dimensioni, Torna a vivere il cuore della città.insufficienti per la folla di fedeli che vi accorreva, i cuneesi insistevano ad eleggerla come loro chiesa principale sia per le questioni religiose, che per quelle civili. 

La chiesa nuova, a testimonianza della devozione, venne finanziata dalla gente e dai nobili al Comune stesso. L'edificio in parte sorgeva parallelamente, in parte inglobò il vecchio edificio, ma senza distruggerlo completamente. La pianta del nuovo tempio è, come nel caso di quello vecchio, a tre navate, con absidi rettangolari; lo stile predominante è questa volta il gotico, che aveva soppiantato il romanico della prima versione. Nelle navate si aprono 12 cappelle a destra e 10 a sinistra. Dell'originale decorazione pittorica, della chiesa voluta dalle famiglie nobili locali o dalle Corporazioni delle Arti, resta non molto, tra cui il ciclo della passione di Cristo, eseguito nel 1472 da Pietro da Saluzzo nella Cappella di Santa Croce.

La chiesa subì tra il '600 e il '700 altri rifacimenti, nel corso dei quali vennero aggiunte cinque cappelle e alti lucernari che mal si fondevano con il rigoroso stile quattrocentesco del resto dell'impianto. Durante l'assedio franco-spagnolo nel 1744, la chiesa fu trasformata in ospedale ed il convento francescano in stalla: ebbe inizio allora il lento declino dell'intero complesso.

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La situazione si aggravò con la rivoluzione francese, la venuta di Napoleone e lo scioglimento degli ordini religiosi, per cui tutti i beni e gli arredi della chiesa e del convento francescano vennero confiscati o dispersi; l'edificio venne adibito agli usi più disparati, per un periodo anche deposito di granaglie e biblioteca dipartimentale. Nemmeno dopo la Restaurazione, la situazione migliorò. 

Dal 1830 al 1851, il convento è di nuovo in possesso dell'Ordine Francescano e la chiesa viene di nuovo consacrata. Un altro lungo periodo di decadenza ha successivamente inizio per il complesso di San Francesco, che viene adoperato come deposito militare.

Solo nel 1928 si hanno i primi accenni di restauro alla facciata, e solo dal 1980 la chiesa ed il convento vengono riportati agli antichi splendori, con l'insediamento, tra l'altro, del Museo Civico nei locali conventuali.

Dal 2008 al 2011, con il patrocinio del Comune di Cuneo ed il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la chiesa è stata oggetto di un progetto di ristrutturazione considerata da molti come il più rappresentativo monumento storico della città. Tale progetto, presentato alla cittadinanza (io, Dani e la mia mamma ...) il 29 novembre 2008, prevede di riconsegnare ai cuneesi lo spazio della chiesa così come era in origine nel secolo XIV "sia come museo di se stesso sia come luogo deputato ad accogliere, con la sua autorevole rappresentatività, momenti di incontro di particolare rilievo culturale, artistico e di memoria" (cfr. grandain).

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Il 04 dicembre 2011 la chiesa è stata presentata ai cuneesi in una "kermesse" di due giorni: Torna a vivere il cuore della città. Durante questi due giorni i cittadini hanno potuto usufruire di visite guidate e libere gratuite, nonchè di uno spettacolo serale, gratuito anch'esso, nel quale l'attrice Stefania Rocca ha interpretato l'adattamento teatrale di G.Basilotta di un testo quattrocentesco di Giovan Francesco Rebaccini "Cronica loci Cunei (1198-1484)" a sua volta ripreso da uno degli storici più noti di cose cuneesi, Piero Camilla, in "La più antica cronaca di Cuneo" (1981).

Naturalmente io e Dani non ci siamo fatti mancare la visita alla chiesa (lo spettacolo ha fatto registrare il tutto esaurito in un paio di giorni ... solo la nostra amica Lidia c'è riuscita) e così sabato 03 dicembre alle ore 18:00, eccoci lì ! Il restauro, durato tre anni, è stato notevole:

Bello ! Veramente ben fatta ed entusiasmante la narrazione di tutto ciò che abbiamo visto fatta dalla nostra guida Daniela (?) Martini. Brava ! Spero proprio che lo slogan della manifestazione Torna a vivere il cuore della città sia quanto effettivamente potrà accadere nei prossimi anni; la Ex-chiesa di S.Francesco dopo secoli di altre destinazioni è di nuovo veramente il luogo dove i cuneesi si possono incontrare in occasione delle manifestazioni che la città saprà mettere in piedi.

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Museo Civico di Cuneo

Il Museo è situato nell'ex chiostro di San Francesco ed espone le raccolte create da Euclide Milano dal 1930 in poi. Le raccolte presentano un materiale che ricopre l'intero arco di tempo dalla preistoria all'età moderna. Le testimonianze di epoca moderna sono suddivise in sezioni come la vita nelle città, le feste popolari, le usanze contadine. 

Le stanze del piano terra presentano il settore archeologico, con materiali preistorici e protostorici, di epoca romana fino alle tombe, i corredi e le monete altomedievali. 

Le sale nel piano superiore propongono un itinerario di tipo etnografico per poter conoscere la storia della città osservando le case rustiche con i loro arredi, il lavoro agricolo e pastorale, i costumi tradizionali, oggetti che testimoniano la religione popolare.

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 Contrada Mondovì

E' una via trasversale di via Roma dalla parte di Gesso. E' stata riqualificata a partire dagli anni '80, è una delle vie più antiche di Cuneo ed è possibile godere delle sue bellezze in quanto via ad uso pedonale. Ricca di botteghe artigiane di vestiti (Dani ha fatti qui il suo vestito da sposa da Ioio nel suo atelier "Senza tamburi, nè trombette") ed antiquari, Via Mondovì ha alcune case medioevali e cinquecentesche, tra le quali sulla sinistra, quello che forrse è stato il primo Municipio di Cuneo, una bella casa dai portici ad arco acuto ed una torretta cilindrica affrescata sul fronte.

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Contrada Mondovì nel remoto passato è stata la Strada Maestra (Piazza) di uno dei borghi costruiti dopo il 1210 sul Pizzo di Cuneo. Infatti quando Cuneo fu fondata nel 1198 prima, e rifondata nel 1210, non era distribuita uniformemente sull'altipiano, ma era composta da tre o quattro "paesi" distinti tra loro. Il primo sorgeva in prossimità di Piazza Torino, un altro appunto attorno a Contrada Mondovì ed un terzo più a Sud Ovest verso la Stura.

A testimonianza dell'importanza di questa via nel tessuto urbano medioevale cuneese restano i bei palazzi che si affacciano su di essa e la relativa larghezza e rettilineità della sede stradale. Nel passato più recente (secc. XVI-XVIII) è stata la strada che permetteva di uscire da Cuneo in direzione Mondovì, attraversando i Bastioni di Gesso.

Proseguendo verso i baluardi di Lungogesso in Via Mondovì troviamo anche la Sinagoga ed il piccolo ed antico ghetto ebraico, pare tra i più antichi del piemonte in quanto ricordato in un documento del Comune datato 1406.  Il ghetto è compreso tra via Mondovì e via Chiusa Pesio, mentre la Sinagoga presenta 2 portoncini di accesso inseriti in una semplice facciata sul cui architrave è scritto in caratteri ebraici "Mi farete un santuario, ed io abiterò in mezzo a voi" (Esodo 25.8). La Sinagoga, nel 1796, è stata oggetto di un curioso aneddoto, QUI raccontato ... La si può visitare almeno una volta l'anno in occasione della "Giornata della Memoria" il 27 gennaio.

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Poco più in là ,quasi sul viale sulla sinistra, la chiesa di S.Sebastiano dal caratteristico campanile aguzzo. Un po' più spostata verso il Gesso fino al 1775 aveva sede una delle tre parrocchiali di Cuneo, la Chiesa di Santa Maria della Pieve. Essa fu abbattuta per far posto ai Bastioni verso Gesso delle Fortificazioni di Cuneo e la parrocchiale fu trasferita, nome compreso, alla Chiesa dei Gesuiti dietro all'attuale Municipio (all'epoca sede del Collegio dei Gesuiti per l'appunto).

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 Mercato del Martedì

Tra le cose più famose di Cuneo c'è il Mercato del Martedì, il grande mercato ! Famoso perchè dalla vicina Francia e dalla vicina Liguria con la bella stagione arrivano pullman di turisti e recentemente arrivano pure un sacco di tedeschi ...

Si svolge su Piazza Galimberti, dentro la piazza e sotto i portici, su Via Roma, che viene resa pedonale per l'occasione, e sulla attigua Piazza Seminario e coinvolge tutti i generi possibili di merce: alimentari, abbigliamento, masserizie e prodotti per la casa, e quant'altro. Tuttavia, per quanto colorato, allegro e pieno di odori, non è un suk e quindi ogni ambulante ha il suo posto fisso e preciso secondo il rigore tipico piemontese.

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Il mercato del martedì è bello anche per chi non ha nulla da comprare; immergersi per tutta la mattinata nel mercato e seguirne suoni, odori e colori sotto un bel sole tardo-primaverile è una cosa che andrebbe fatta almeno un paio di volte l'anno. 

Cappuccio e brioches e poi via a fare il giro della Piazza Galimberti a curiosare tra le bancarelle, ad osservare le massaie nostrane e quelle di importazione. Passate poi in P.za del Seminario ad odorare i formaggi e della rosticceria attorno al loggiato del mercato coperto costruito nel 1922 e progettato da Cesare Vinaj (quello del faro con le "palle" per intenderci) terminato il quale, per ripararsi dalla calura del sole delle 11, si passa all'interno del loggiato. Qui sì che sembra il suk ... potete farvi guidare dagli odori socchiudendo gli occhi e trovare fragole, erbe da cucina, pesce, banane, ecc ...  Per mezzogiorno portatevi verso i baluardi di Gesso o di Stura e fate un bel pranzo al sacco con alcune delle leccornie comperate nel suk e riposatevi sotto la bella ombra di un ippocastano nei Giardini Pubblici. Tornate quindi in Via Roma e percorretela in lungo ed in largo districandovi tra le 2 file di banchetti di venditori di tappeti, pentole, mutande, prodotti per la casa, scarpe ... e quando sarete stanchi prendetevi un bel gelato da passeggio o un bel caffè in uno dei tanti bar (consiglio "caldamente" il gelato del Bar Corso che si trova un po' fuori dell'area del mercato, precisamente in C.so Nizza n°16).

Martedì è il giorno di mercato dal 1691, poichè prima lo si teneva il sabato. Poi secondo quanto raccontato QUI il Comune lo spostò al martedì in segno di gratitudine per la comunità ebraica che era esclusa per l'osservanza dello shabbat.
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 Le rotonde

A proposito di preveggenza dei cuneesi ... Ricordate Piazza della Stazione? Ha una forma circolare ed è infatti una rotonda ante-litteram, datata 1937 ! E P.za Galimberti? Datata fine '800, è rettangolare, ma la circolazione si svolge a senso unico in direzione antioraria ... Come nelle rotonde.

Si può dunque dire che il "feeling" tra i cuneesi e le rotonde risalga a quell'epoca, epoca in cui il traffico non era certo caotico e congestionato come oggi. Da allora è comunque aumentato il numero di rotonde in città; aumentato così tanto che di rotonde noi di Cuneo siamo riusciti a metterne in fila anche 2 ...

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La doppia rotonda di P.za Torino non è che la prima sull'altipiano poichè ad oggi le rotonde sul suolo comunale sono oltre 40 ! ! ! Grandi e piccine ...

Ed in mezzo alle rotonde siamo riusciti a metterci di TUTTO !

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 I monumenti bislacchi

Collegati alle rotonde, in qualità di "arredo urbano", ecco i monumenti "bislacchi". Tranquilli ... Non sono solo in mezzo alle rotonde; ce ne sono sparsi un po' ovunque: nelle aiuole, nelle caserme, nelle piazze.

Si comincia dal fante che tiene il fucile al piede con la mano sinistra ai Giardini Pubblici, per passare, in epoca più moderna, alle lastre di vetro che dovrebbero richiamare le montagne, ai lastroni di pietra infissi verticalmente che, anche loro, dovrebbero richiamare i profili delle montagne, al mitico "suppostone" nella rotonda del ponte nuovo che guarda cuneo "Il grande silenzio bianco" al quale un giorno non lontano qualcuno appiccicò un cartello con scritto "TACHIPIRINA 10.000" ...

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Ma più di 1000 parole, valgono le immagini ... Beccatevi 'sta galleria di immagini e riflettete !

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 La Bisalta

Se Viadotto Soleri è IL ponte di Cuneo ed il Monumento alla Resistenza è IL monumento di Cuneo, allora la Bisalta è LA montagna di Cuneo ...

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C'è chi dice che la Bisalta porta sfiga, ma secondo me chi lo dice non capisce un caxxo !

La montagna di Cuneo è in realtà condivisa tra altri 6 paesi: Chiusa Pesio, Peveragno, Boves, Robilante, Vernante e Limone. Roccavione ne è toccato dalle ultimissime propaggini e per Cuneo la Bisalta è lo sfondo che ti fa dire, quando ritorni dopo un viaggio, "ecco ora che la vedo, sono proprio a casa !"

In realtà, ad essere alpinisticamente pignoli, la Bisalta non esiste; o meglio la Bisalta è l'insieme delle punte e delle creste divisorie tra le valli Vermenagna e Pesio. Infatti (vedi foto sopra) la Bisalta si compone di 2 punte principali, Besimauda e Costa Rossa, e di una lunga dorsale che sembra pianeggiante; in realtà quando ci sarete sopra scoprirete che ci sono 200 mt di dislivello tra le 2 punte sopra accennate ...

La Bisalta è per tutti in tutte le stagioni: si arriva in punta in 3-4 ore con un po' di allenamento sia con gli sci, che con le "ciastre" d'inverno, sia a piedi in primavera/autunno ... D'estate è meglio andare altrove; troppo calda, troppi tafani, troppi temporali ! "La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo" dice Lupo Alberto e se la sfiga la vai a cercare ... I morti sulla Bisalta, uccisi dal fulmine sono tanti (4 morti e 20 feriti il 4 luglio 1960). Troppo vicina alla pianura, attira i temporali !

La Bisalta nasconde dentro di se l'uranio ... Una miniera, la miniera di Valle Fredda, si trovava sopra a San Giovenale di Peveragno ed oggi non rimangono che delle tracce. Ma negli anni dal '53 al '62-3 era in piena attività e dava lavoro ad una 80a di persone; si trivellava giù verso il basso per 500 mt e si portava su autunite e torbenite, 2 minerali di uranio. Tanti sono morti di silicosi, alcuni anche di tumore da radiazioni. Dagli anni '70 la miniera è chiusa, l'ingresso murato, poichè non è più redditizio estrarre il minerale, anche se qualcuno dice che agli americani, che pur sfruttano le miniere con una redditività minore di quella della Bisalta, questa miniera non piaceva ... Troppo vicina alla Russia, e poi l'uranio è meglio comprarlo da loro che così ti vendono quello che vogliono !

Ah, dimenticavo un proverbio cuneese riferito alla Bisalta: "Se la Besimauda a l'à l'capel duman, o fa brut, o fa bel ..."

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Luoghi da visitare - Palazzi, piazze, chiese, caserme ...

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Cuneo non ha grandi i palazzi delle città d'arte, perchè città d'arte non è, ma vi sono alcuni edifici che ben si inseriscono nel tessuto cittadino e che vale la pena andare a vedere con la solita passeggiata di tarda primavera, quando l'aria è tersa, il sole è caldo e le giornate sono lunghe.

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Molti di questi luoghi li potete vedere nelle galleria fotografiche dedicate a Cuneo sia in questa pagina, che nella pagina dedicata alla storia della città:
Mappa interattiva:
posizionare il mouse sulla parte evidenziata in colore
per visualizzare il nome del luogo che si vuole visitare e la relativa fotografia
 quindi cliccarci sopra per andare alla descrizione (se esistente ...).

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CNMapPalaceSmall.gifParcheggio di P.TorinoParcheggio di Porta MondovìParcheggio di P.Foro BoarioParcheggio di P.Martiri della LibertàParcheggio di P.Cavalieri di Vittorio VenetoChiesa del S.Cuore (Chiesa nuova)Chiesa del Cuore ImmacolatoChiesa di S.CroceDuomoChiesa di S.SebastianoChiesa di S.AmbrogioChiesa di S.MariaChiesa di S.AntonioChiesa di S.Giovanni BoscoSantuario della Madonna degli AngeliSantuario di Madonna della RivaCimiteroGiardini Pubblici - Ex ZooParco Caduti Divisione Alpina CuneeneseGiardini Bellavista - Ex EliportoP.II Reggimento AlpiniGiardini Don StoppaPaperino ClubGiardini Villa SarahP.d'ArmiPiazzetta ??P.B.LanteriP.del CottolengoP.della ResistenzaP.della Libertà - P.della Stazione F.S.P.EuropaNuovo Ospedale Civile di S.CroceP.za SeminarioNuovo Ospedale Civile di S.CroceMonumento II Reggimento AlpiniGrattacielo RomeroEx GILUnione Provinciale AgricoltoriCasa dei Mutiilati di GuerraCasa della Madre e del FanciulloCinema Comunale MonvisoPalazzina PolitanoPalazzo NuovoPalazzine Rostagno e OccelliBanca d'ItaliaCasa Multipiano PorticataP.VirginioP.GalimbertiMunicipioTribunaleP.VirginioConservatorio B.BruniSinagogaPalazzo Ricci d'AndonnoPalazzo TornafortePrefetturaSala S.GiovanniTeatro ToselliPoste CentraliSalesianiCinema LanteriCasa BetaniaStadio ComunaleCampo di AtleticaBagni PubbliciEx caserma Vigili del FuocoVilla SarahVilla ChiodoVilla CustozaSferisterioScalinata di LungogessoVecchio Ospedale S.CroceBasse di S.AnnaBasse di S.SebastianoPalazzina GiordaninoPiscine ComunaliP.TorinoCasa e Museo GalimbertiPalazzo della ProvinciaCasa Barbieri di BranzolaPalazzo Barra di FerroPalazzo LoveraCasa medioevale con scala elicoidaleEx chiesa e monastero di S.ChiaraPiazza BovesPalazzo Audifreddi - Biblioteca CivicaEx LavatoiViadotto SoleriP.za F.lli VaschettoChiesa della AnnunziataCasa Samone - Monte di PietàCamera di CommercioBorgo NuovoPalazzo Uffici FinanziariTetto CavalloScuole ElementariPalazzo dei LiceiPalazzo Ex Fascio FemminileScuole Medie di C.so BrunetCaserma Ignazio VianCaserma Cesare BattistiDeposito MilitareParco sotto casaParco degli AngeliMadonnina del Ponte NuovoViadotto SartiPonte Vecchio sullo SturaPalazzina PolitanoCottolengoLiceo Artistico Ego BianchiCampetto comunale di allenamentoPalazzo INPSScuole elementari di Corso Galileo FerrarisITISCampetto da calcio dei SalesianiVecchie carceri femminiliVecchio casinoSpecola metereologicaVecchio mattatoioParcheggiChieseImpianti sportiviGiardiniLuoghiBorghiDirezioniDirezioniDirezioniDirezioniDirezioniDirezioniDirezioniDirezioni
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Itinerari per la città, a piedi, in bicicletta ...

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A zonzo per la città vecchia ...
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Mercato che passione !

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Percorsi di Resistenza ...
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L'immagine è stata scaricata dal sito Openstreetmap che ne permette l'uso con licenza "creative commons".
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Percorsi di Resisitenza

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Il percorso che andiamo a fare è piuttosto "particolare" e si presta a numerosi richiami storici e toponomastici; dunque questa volta ricorrerò ad un differente "format" nell'illustrarvi questo tour di Cuneo. Ma intanto : cosa centrano le pizzerie con la Resistenza ? Il giro richiede circa 3 ore e siccome "il corpo non deve patire ..." a voi scegliere dove interrompere il tour per rifocillarvi. Noi consigliamo Pizzeria Rugantino.

Dall'immagine soprastante potete osservare che in ARANCIONE è evidenziata via XXVIII aprile. Perchè il 28 e non il 25 aprile, data della festa della Liberazione?

Il mio ex-collega Mario Franchino di Beinette, ora in pensione, dice che un tizio di sua conoscenza un giorno gli ha detto : "Mah ... E' perchè a Cuneo hanno saputo della Liberazione soltanto 3 giorni dopo" ! Vabbè che siamo tonti noi di Cuneo, ma questo no ! E' troppo pure per noi ...

Leggi qui per saperne di più !

Restiamo seri ! Il 28 aprile è stato il giorno della Liberazione di Cuneo.

In BLU è invece evidenziato il percorso che, dal 25 al 28 aprile 1945, la 34a Divisione di fanteria della Wermacht al comando del generale Liebe, in ritirata dalla Liguria verso la Pianura Padana, seguì per attraversare Cuneo, attraverso i corsi Garibaldi e Umberto I (ora Soleri) e la piazza Vittorio Emanuele II (ora Galimberti). La città, così tagliata in due, fu oggetto di un'aspra contesa tra i tedeschi, i partigiani della montagna che premevano da Sud e le squadre cittadine della SAP. Questa linea di demarcazione era infatti controllata da mitragliatrici, che al riparo di muretti in cemento, controllavano il percorso rendendo, di fatto, rischiosissimo il suo attraversamento da parte di civili e partigiani.

Tutto ciò fino alle 4 del mattino del 28 aprile 1945 quando, i soldati tedeschi definitivamente in ritirata dalla città, provocarono, con il brillamento delle cariche esplosive predisposte, il crollo di tre arcate del Viadotto Soleri, il che mise fuori uso per tre anni sia il percorso stradale che quello ferroviario.
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Storie di Liberazione.
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Dal sito www.archivionews.it :

Mentre le formazioni partigiane attaccavano la citta' da Sud in citta' erano i giovani delle Sap (squadre di azione partigiana aggregate alla XI Divisione Garibaldi) a impegnare i nemici asserragliati nel centro storico, in prefettura, nelle caserme della polizia e in altri edifici pubblici. Le Sap cuneesi erano formate da 63 effettivi che formavano un battaglione al comando di Dario Azzalin e diviso in tre distaccamenti guidati da Armando Azzalin, Piero Formento e Francesco Lupo. I giovani potevano pero' contare sulla solidarieta' della popolazione. Fin dalla costituzione le Sap cuneesi erano state dirette dal colonnello degli Alpini, Giacomo Giano che sarebbe rimasto ucciso il 28 aprile in combattimento e alla cui memoria fu assegnata la medaglia di bronzo.
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Giacomo Giano che sarebbe rimasto ucciso il 28 aprile ...
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 Racconta Armando Azzalin: << Le nostre basi erano in via Saluzzo e in vicolo Barra di Ferro... Il 27 aprile abbiamo tentato di conquistare la prefettura e presidiarla fino all'arrivo delle formazioni partigiane. L'operazione non e' riuscita per la violenta reazione nemica. Mio fratello Dario ha allora ripiegato sulla caserma della polizia ausiliaria dov'e' entrato per spingere i poliziotti alla ribellione. Poco dopo pero' e' arrivato un blindato tedesco che ha cominciato a sparare contro le finestre. Partigiani e ausiliari sono riusciti pero' a fuggire attraverso i tetti.... Al mattino
(N.d.R.: il 28-04) i tedeschi hanno iniziato un fitto tiro di mortai seminando morte e distruzioni. Verso le 15 una granata esplode sul marciapiede di corso Nizza 20 ferendo mortalmente mio fratello Dario (21 anni), il ten. Mario Papini (24), Ezio Muzio (19), Marcello Spicola e Giuseppe Racca, entrambi diciassettenni. Io fui l'unico illeso>>.
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Verso le 15 una granata esplode sul marciapiede di corso Nizza 20 ferendo mortalmente ...
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Le Sap cuneesi hanno pagato un tributo altissimo per la Liberazione di Cuneo: 22 uccisi in combattimento piu' cinque aggregati, sei feriti e due invalidi. Alla memoria di Dario Azzalin e Mario Papini fu concessa la croce di guerra. I funerali dei caduti per la liberazione di Cuneo, partigiani e civili, si svolsero il 30 aprile.

Dal libro di Nuto Revelli "La Guerra dei Poveri" pagg. 372 e segg.:

28 Aprile: ...
Riesce difficile orientarmi. Ignoro totalmente l'esistenza di un piano operativo ... Le sparatorie violente, improvvise, che si accendono e si spengono
rapidamente, mi fanno pensare ad azioni sporadiche, non inquadrate, d'iniziativa... Da un angolo di piazza Vittorio seguo un gruppo di tedeschi attorno ad un anticarro. Sparo con il Thompson e colpisco a segno. Anche in piazza Vittorio, dove la lotta è più viva,la popolazione è presente. Uomini e donne sfidano le raffiche e le mortaiate come niente. In parte sono resistenti che affiancano le operazioni partigiane, ma non mancano i curiosi o la gente bloccata dal combattimento ... Tagliare Corso Umberto
(N.D.R. : ora Corso Soleri) è impresa rischiosissima.

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Corso Soleri

Un vespaio di armi a tiro fisso, da via XX Settembre, controlla ogni movimento... Nel primo pomeriggio la lotta si riaccende furiosa. Si spara in tutta la città. Su corso Nizza piovono colpi di mortaio.... Incontro i partigiani di Angiolino, scesi da Prazzo non so come. Rubatto è morto, colpito in pieno viso, proprio all'imbocco in Corso Umberto.

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Piazza Galimberti angolo Corso Soleri - La targa in memoria di Giovanni Rubatto

Tagliare via Amedeo, adesso, fa caldo: una mitragliatrice da Piazza Regina Elena (N.D.R. : ora Piazza Martiri della Libertà) controlla il passaggio. Tentiamo ...Nei locali del RACI, Rubatto è avvolto in un lenzuolo. Povero Rubatto: Gattieres, Guillestre, Maurin, Prazzo, Cuneo per arrivare giusto in tempo ... A sera raggiungo la parte alta della città. A monte di Corso Dante si respira ormai un'aria di Liberazione ... Di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore, un gruppetto di civili trascina un pezzo anticarro ... Nella zona del Minerva (N.D.R. : un hotel) incontro Nini e Nino ... Sono mortalmente stanco. Mi indicano un fienile all'angolo di Corso Nizza e via Brunet (N.D.R. : Torre Bonada). Ma dopo venti mesi di guerra partigiana non mi adatto ! Propongo di raggiungere l'hotel Corona, ed infiliamo il corso della Stazione. All'altezza di via XX settembre ci ferma in secco: "Chi va là". Sono fascisti della Littorio in divisa ed armati, con una fascia rossa al braccio. "Ah! Siete partigiani. Allora avanti !" - "Ma voi siete fascisti !" - "Noi siamo partigiani !" - "Da quando ?" - "Da ieri !" ...

29 Aprile...
Lascio l'albergo alle 6. Raggiungo Corso Nizza. La città si risveglia, riprendono i combattimenti, radi ormai. Stanotte il Viadotto è saltato in aria: dormivo, non ho sentito nulla ! Per un po' vado in giro, poi vado al comando Zona
(N.D.R. : Villa Desmè) dove incontro Rosa, Vico ed altri ...

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Villa Desmè - Sede del Comando di Zona nei giorni della Liberazione - Vicino alla Chiesa del Cuore Immacolato
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Cuneo Liberty !
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Mappa interattiva: Porta il cursore del mouse sulla mappa per evidenziare le note.
Clicca sul QUI per scaricare la scheda in formato PDF da stampare !
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Cuneo & l'acqua (pubblica) LavoriAn.gif
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Mappa (incompleta) delle fontanine di acqua potabile in città
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Come mai questa cosa delle fontanine ? Anche l'acqua è importante ... E mentre visitiamo la città, sapere dove rinfrescarci, senza per questo dover entrare in un bar, è altrettanto importante. E non solo per noi "umani", ma anche per i nostri amici a quattro zampe ! Inoltre, dal dicembre 2012, sono attive in città (comprese le frazioni di S.Rocco Castagnaretta, Borgo Gesso & Madonna dell'Olmo) 5 casette dell'acqua che permettono ai cuneesi, e non, di rifornirsi di un litro di H2O frizzante al prezzo di 5/100 di €.
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Acqua pubblica (Turet)

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L'acqua pubblica ... Un bene comune. Questo uno degli slogan per i due referendum sull'acqua del giugno 2011. A Cuneo le fontane zampillano tutto l'anno acqua fresca e potabile da che sono al mondo, e credo anche da prima... Una cosa non trascurabile, soprattutto pensando al fatto che le fontanelle non sono una decina, ma molte, molte di più !

Ma perchè "Turet" ? Perchè a Torino le fontane pubbliche hanno la forma di una testa di toro, il simbolo della città, dalla cui bocca zampilla l’acqua; il nomignolo è simpatico ed affettuoso ed eccolo, per me, mutuato anche a Cuneo. Chi sapesse come i cuneesi chiamano le loro fontane non esiti a scrivermelo !

Cuneo ha un'acqua molto buona che l'acquedotto porta nelle nostre piazze e case dalle montagne della Valle Gesso (cfr. ACDA). Ecco le sue caratteristiche chimico/fisiche (sempre ACDA, in rosso tra parentesi i valori di una nota acqua minerale della zona):

P.to di Prelievo  : Cuneo
Concentrazione ioni idrogeno - u.pH : 7,88
Conducibilità elettrica spec.a20°C - µS/cm : 210 (65,8)
Durezza Totale - °f  : 14,5 (2.8)
Sodio - mg/l Na : 1,9 (0,9)
Cloruri - mg/l Cl :  2,5
Solfati - mg/l SO4 : 35,4 (7,8)
Nitrati - mg/l NO3 : 2,3 (0,9)
Nitriti - mg/l NO2 : <0,05 (N.R.)
Ammoniaca - mg/l NH4 : <0,02 (N.R.)
Alluminio - mg/l Al : <10
Ferro - mg/l Fe : <10
Torbidità - FTU : <0,4
Trialometani Totali - µg/l : <5
Coliformi Totali - UFC/100ml : 0
Escherichia Coli - UFC/100ml : 0

L'acqua è dunque tra quelle definite come mediamente dure (da 14 °f a 22 °f), discretamente povera di sodio, discretamente ricca di solfati; infatti le Terme di Vinadio, che sono ad un tiro di schioppo da Cuneo, sono conosciute come terme dalle acque sulfuree-clorato-calciche-litiose (cfr. termelandia.it), mentre quelle di Valdieri (Le Terme Reali) , ancora più vicine alla città, sono sulfuree solfato-cloruro-sodiche ipertermali.

L'abbondanza di acqua in città comunque non è però molto datata ... Benchè Cuneo sia vicina alle montagne è solo con la prima industrializzazione che gli acquedotti sono stati costruiti con una lunghezza tale (30 km) da  alimentare la rete idrica cittadina: Cuneo non è l'antica Roma !

Inoltre fino ai primi anni dell'800 Cuneo era una città fortezza e proprio le mura ed il carattere militare della città erano di ostacolo alla "libera" diffusione dell'acqua. Solo i pozzi e la "bealera" che arrivava da Borgo (La Gorgia) alimentavano il fabbisogno idrico-sanitario della città. Una interessante descrizione (tra le altre cose) degli aspetti sanitari legati all'acqua sono contenuti nel bel libro di Roberto Albanese (pagg.136 e seguenti): "Architettura e urbanistica a Cuneo tra XVII e XIX secolo" edito da Nerosubianco nel  2011.
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Mangia che ti passa - Agricoltura e allevamento

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Una delle cose che stupiscono il forestiero in visita a Cuneo è la quantità, e la qualità, dei cibi più o meno prelibati che si trovano in città oltre che soprattutto la venerazione che noi cuneesi ne facciamo ... Provo ad elencare alcuni di queste prelibatezze:

I "cuneesi al rhum" sono dei dolcetti di cioccolata che, guai a chiamarli cioccolatini, vantano una lunga tradizione ed una particolare "tecnica di lavorazione", tant'è che sono stati brevettati !

I "cuneesi" nascono nel 1923 nel laboratorio di pasticceria del bar dei coniugi Arione. I cuneesi sono formati da due dischi di meringa o due cialde glassate, che contengono un ripieno di crema pasticcera, cioccolato e rhum.  Essi ebbero un grande successo, dapprima tra i cuneesi (gli abitanti ...), quindi in tutto il Piemonte, fino ad arrivare oggi, un successo di livello pressochè europeo. Il "cuneese al rhum" è per così dire il "cuneese classico", tuttavia li si può trovare anche nei gusti: Grand Marnier, genepy, nocciola, marron glacèe.
   
La fama del "cuneese al Rhum" arriva nel 1954 fino ad Arnoldo Mondadori il quale consiglia allo scrittore Ernest Hemingway di fermarsi a Cuneo per acquistarne alcune confezioni. Hemingwey diede retta all'editore e così l'8 maggio del 1954 nel Bar Arione comparve Hemingway che si rifornì di "cuneesi" durante il suo viaggio verso la Costa Azzurra.

Anche George Clooney è passato da Arione (le foto che documentano INCONTOVERTIBILMENTE l'avvenimento stanno in vetrina). In sella alla sua "Harley", anche lui diretto in Costa Azzurra, credo, si è fermato per un aperitivo ed è ripartito con il suo pacchettino di "Cuneesi" ! Non so se Lupin III si è fermato da Arione a comprare i "Cuneesi" ... Quello che è certo è che anche lui deve aver percorso in una data intorno agli anni '70 il rettifilo di C.so Nizza in direzione sempre della Costa Azzurra. Ma questa è un'altra storia !!!!!

I "cuneesi" D.O.C. sono quelli di Arione, ma altri produttori in Cuneo producono i "cuneesi" ugualmente ottimi: Bar-gelateria "Il Corso", Bramardi, Giraudo, Cuba, ecc ... che però devono posporre alla dicitura "cuneesi" in nome del produttore.

Altro prodotto tipico del cuneese in senso stretto è il "peperone tipo cuneo" conosciuto anche come "quadrato di Cuneo".Le sue caratteristiche sono la forma e lo spessore della polpa che si presenta con una colorazione gialla o rossa. Il primo riferimento storico risale al 1915 dove viene citato tra i prodotti commercializzati ai mercati di Cuneo e fu inizialmente coltivato nella zona della frazione dei  Ronchi. Nel 2000 si è costituito il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Peperone Cuneo

La Carota di San Rocco Castagnaretta si presenta con un fittone lineare, quasi cilindrico, una polpa tenera e croccante ed un gusto dolce. L'ambiente oggetto di coltivazione della Carota di San Rocco Castagnaretta è collocato nell'omonima frazione.La coltivazione della carota a San Rocco Castagnaretta ha una origine risalente a circa 50 - 60 anni fa. Anche per la carota si è costituito un consorzio di tutela della Carota di San Rocco Castagnaretta.

Tutte le produzioni agricole dell'orto trovano la loro "cornice" di presentazione nella Sagra di S.Sereno che si tiene annalmente nella prima metà di settembre a S.Rocco Castagnaretta.

Per conoscere tutti i prodotti del cuneese potete dare un'occhiata ai siti:

prodottitipici.provincia.cuneo.it 
www.campagnaamicacuneo.it

Non da meno delle prelibatezze del regno vegetale descritte sono quelle appartenenti al regno animale:

Per quanto non legati al cibo, ma ad una tradizione di Cuneo ora in disuso e legata all'allevamento, voglio qui ricordare l'allevamento dei bachi da seta ("bigat" in piemontese) ...

Con questa forma di allevamento molte famiglie a Cuneo ed in tutto il cuneese conducevano un'attività sussidiaria che permetteva di guadagnare qualcosa in più. Fino agli anni '20 il mercato della seta a Cuneo era, per volume di affari e scambi, tra i maggiori in Europa ! Non solo, ma a Cuneo, nelle frazioni delle Basse di S.Anna e delle Basse di S.Sebastiano a partire dalla fine del '600 e fino agli anni della prima guerra mondiale erano attive ben 6 filande che davano lavoro a numerose donne. Osservando la base dell'altipiano di Cuneo sul lato del fiume Stura contro la città si possono ancora oggi vedere le bealere (canali in piemontese) Grassa e Cravella che servivano a convogliare l'acqua del fiume ai mulini che per secoli sono stati la fonte della forza meccanica che era in grado di muovere le macchine delle filande. Alcuni fabbricati delle filande sono tutt'oggi visibili (e trasformati in alloggi) e ci danno l'idea di come erano queste fabbriche "ante-litteam" con i locali dedicati alla filatura, alla produzione dell'energia meccanica ed alla residenza degli/delle operai/e ...

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Industria e artigianato

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Manifestazioni - Cultura, spettacolo e sport.

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Ad onta della "nomea" di bugia-nen e di gente chiusa (questo però, invero, è vero) e triste (nomina aggiuntasi MOLTO recentemente - clicca QUI per saperne di più ...) a Cuneo ci sono alcune ghiotte occasioni di incontro e di festa, alcune delle quali a scadenza annuale, ad esempio:
Altre invece sono "a spot", ma non per questo meno suggestive, quali:
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Grande Fiera d'Estate

Nata come occasione per promuovere sul territorio cuneese le eccellenze locali, e giunta ormai oltre 30 edizioni, la GFE col tempo si è trasformata non solo in uno degli appuntamenti commerciali irrinuciabili per la “Granda”, ma anche in un evento capace di catalizzare la presenza di espositori e pubblico provenienti dall’intero Nord-Ovest italiano, oltre che dal vicino Nizzardo francese.

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Fiera del Marrone

La Fiera del Marrone a Cuneo è uno degli appuntamenti più importanti per quanto riguarda le produzioni tipiche del territorio piemontese.

L'ingresso è gratuito visto che si tiene nel centro storico che per l'occasione viene reso pedonale per i 4 giorni della manifestazione.

La fiera risale agli anni trenta quando la città era uno dei maggiori centri di vendita dei prodotti castanicoli. La guerra, poi, pose un freno a questa manifestazione che riprese solo nel 1999 sotto il nome "Il tempo delle castagne". Da allora ha acquistato sempre più importanta, tanto che nel 2004 la manifestazione si trasformò in fiera e nel 2005 divenne fiera regionale.

La Fiera regionale del Marrone di Cuneo è una manifestazione che prende spunto da questo frutto autunnale, tipico di questo territorio, per valorizzare tutti i prodotti cuneesi.

Per quattro giorni il centro storico della città si riempie di sapori, profumi e colori grazie agli espositori che arrivano da ogni angolo della provincia e non solo. Questa è l'occasione per scoprire non solo i prodotti del cuneese, ma anche per promuovere un turismo di qualità.

Accanto ai momenti enogastronomici ci sono differenti proposte turistiche, iniziative scientifico-culturali e spettacoli di intrattenimento che rendono la fiera interessante non solo agli amanti del "gusto", ma a tutti coloro che desiderano trascorrere vivere un fine settimana nella realtà cuneese.

Ci sono i "Laboratori" che sono delle degustazioni guidate e delle vere e proprie lezioni dove i partecipanti apprendono, confrontano, assaggiano e toccano con mano i vari prodotti presentati.

I laboratori sono organizzati da Slow Food in collaborazione con Confartigianato, Coldiretti e Amici del Cioccolato. Sono a pagamento ed occorre iscriversi nei giorni di fiera presso l'Ufficio Turistico.

Durante la Fiera è presente anche una fattoria dove le famiglie e i bambini, possono vedere da vicino il mondo degli animali da cortile, le mucche da latte, le pecore e le capre.

Oltre agli animali vengono rappresentati frutteti e orti, in modo da permettere ai visitatori di farsi un'iea complessiva di cos'è una fattoria. Ci sono anche dimostrazioni di mungitura, di arte casearia e di panificazione.

Si  tratta di un percorso attraverso il patrimonio enogastronomico cuneese che comprende castagne, fagioli, peperoni di Cuneo, porri di Cervere, carne della razza piemontese.

In diversi ristoranti della città vengono presentate diverse ricette tradizionali che utilizzano questi e altri prodotti.

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Scrittorincittà (dal sito www.scrittorincitta.it)

Un tema ogni anno a fare da filo conduttore circa a metà novembre (quest'anno il 13-14-15-16 novembre).

Dalla prima edizione:

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Posiziona il mouse sull'immagine, leggi il tooltip e cliccaci sù per maggiori informazioni

Più di cento autori che ogni anno incontrano altri autori e altri libri, e presentano a un pubblico partecipe i loro ultimi lavori, freschi di stampa, offrendo la loro personale interpretazione del tema conduttore dell'edizione.

Una serie di dibattiti, tutti a più voci, per far sì che gli incontri non siano una semplice presentazione-promozione editoriale, ma un'occasione di confronto e crescita, per chi ascolta e per chi interviene.

Un luogo fisico per l'evento, il Centro Incontri della Provincia, che è nucleo geografico e istituzionale della manifestazione e della città, che ospita la maggior parte dei dibattiti e che si anima di una libreria appositamente allestita e di uno Spazio Ragazzi; un luogo fisico che per i quattro giorni della manifestazione diventa crocevia, festa, spazio d'elezione per i cittadini e per i lettori di tutte le età. Una corona di piccoli e grandi punti d'incontro, pubblici e privati, che partecipano attivamente alla manifestazione concedendo i propri spazi, il proprio pubblico, e la propria storia: Società Operaia, Casa Galimberti, Circolo ‘l Caprissi, Cinema Monviso, Palazzo Comunale, Teatro Civico Toselli, Teatro Officina, Sala San Giovanni, Ex Lavatoi, Università… 

E poi il Teatro, con grandi eventi in prima nazionale e spettacoli per bambini e ragazzi, e musica, con musicisti e scrittori (magari musicisti scrittori), per le serate dopoteatro.

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CuneoPizzafest

Intorno alla prima metà di giugno da 5 anni a Cuneo si fa il 'Cuneo Pizza Fest'. In piazza Virginio tutti i 5 giorni della manifestazione è possibile degustare diversi tipi di pizza preparati dei migliori pizzaioli di Cuneo e provincia. Novità 2008: la pizza 'Tour de France'. Dopo le pizze inventate per la manifestazione negli scorsi anni (pizza degli Uomini di Mondo, pizza degli Alpini, Pizza del Monviso, Pizza Est-Ovest) è stata quest'anno

presentata la Pizza alla vigilia del passaggio nella città della gara ciclistica più famosa del mondo.

La kermesse culturale e gastronomica è in continua evoluzione e rinnova la tradizione della pizza, cotta con il forno a legna secondo il metodo tradizionale, abbinandola ai grandi vini della nostra Provincia.

Al 'Cuneo Pizza Fest' oltre alla pizza consumata ai tavoli allestiti sotto la tettoia del mercato della verdura all'ingrosso di P.za Virginio si presenta quest'anno un'agenda ricca di novità riguardanti sia gli allestimenti che gli spettacoli, come sempre tutti gratuiti.

Nel 2008, in un apposito stand, ha esposto i suoi quadri il mio ex-collega Riccardo Balestra che dopo la pensione ha intrapreso una fulminea carriera in questo campo dell'arte...

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provate a vedere alcune sue opere su www.equilibriarte.org e vedrete che non mento !

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Isola di mondo

Nel 2008 appena concluso si è svolta all'inizio di luglio, in via Roma, la 10° edizione di “Isola di Mondo”.

La manifestazione è nata dall’idea di poter far sentire ai cuneesi, per una sera , che gli stranieri che vivono e lavorano nella loro città sono persone che si raccontano, offrendo ai partecipanti degustazioni dei loro piatti tipici, la loro musica e folklore, i loro balli.

Nel 2008 il filo conduttore è stato “le mie radici”, simboleggiato dalle bandiere dei paesi di origine dei "migranti" che nella sera hanno sfilato per via Roma precedute dalla Banda Musicale cittadina. Sul palco d'onore vicino al Municipio ad attendere i "migranti" c'erano i loro Consoli e il Sindaco di Cuneo,  rappresentanti delle due realtà alle quali tutti i cuneesi, vecchi e nuovi, si sentono di appartenere.

Negli standdi Via Roma a partire dalle ore 16 è stato possibile vivere le loro radici; nelle foto esposte c’è quello che loro hanno lasciato alla loro partenza, ma che fa parte di loro e li aiuta a vivere in questo nuovo mondo dove sono ogni giorno essi sono: “lo straniero”. 

Tuttavia essi sono oggi anche un po’ cuneesi ed i figli nati e cresciuti qui lo vorrebbero essere veramente, non accettano di essere stranieri nella terra che li ha visti crescere, dove sono andati a scuola, dove hanno imparato ad essere uomini e donne non già africani, asiatici ecc…

“Isola di Mondo” è un'occasione gioiosa di conoscerci un po' meglio, cuneesi vecchi e nuovi, per abbassare le barriere che ci dividono, convinti che sia la paura dello sconosciuto a rendere i "migranti" stranieri.
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Centro storico chiuso d'estate
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Sagra di San Sereno

Manifestazione particolare è la Sagra di S. Sereno in cui sono offerte ai consumatori-visitatori degli assaggi con specialità tipiche a base di fagiolo e del peperone Cuneo e della carota di S.Rocco oltre che dei vari ortaggi di fine estate.

Questa sagra annuale, giunta ormai a quasi 80 edizioni, si svolge nella Frazione di San Rocco Castagnaretta, a Sud della Città di Cuneo, in una zona che in passato (fin dalla fine del 1800) era considerato l’orto di Cuneo in quanto c’erano moltissimi giardinieri che rifornivano di ortaggi i cittadini. 

E’ una esposizione di prodotti ortofrutticoli: la migliore produzione presente in Provincia di Cuneo che viene accuratamente disposta all’interno di espositori.

All'interno di un padiglione è possibile mangiare tutte le sere dei fine settimana (la Sagra dura circa 10 giorni) polenta, bagna caoda a modici prezzi seduti ai grandi tavolati.

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Il "Nuvolari"

Da oltre 16 anni, il "Nuvolari Libera Tribù" offre alcuni concerti “evento” a pagamento e tantissime altre serate di musica gratuita e di grande qualità, che si caratterizzano per incursioni in quasi tutti i generi musicali: dal jazz al folk, dall’indie-rock all’hardcore.

I suoi 6000 mq di spazio verde posti quasi sul greto del torrente Gesso ospitano una zona bar, una pizzeria, un campo da calcetto, una sala giochi.

Sempre in bilico tra chiusura (da parte delle autorità) e chiusura (per mancanza di fondi) da alcuni anni ha ridotto la propria attività ai mesi di luglio ed agosto durante i quali offre però sempre buona musica e svago ...

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Tam-Tam

Dal 2005 nell'area fieristica del Miac si svolge Tam Tam un progetto per l'estate cuneese, in cui alla musica si mescolano altri ingredienti di richiamo: le proposte enogastronomiche, il ballo, l'attivita' sportiva.

Il «Tam tam festival» nasce da un'idea dell'associazione Movimento e Divertimento che ha pensato di trasformare il grande spazio del Miac in una specie di «Rimini pedemontana».

C'è il campetto del beach volley, nell'area sportiva, dove è possibile vedere una partita «in notturna» ed altri divertimenti che non escludono nessuna fascia di eta'

Musica a "go-go" di tutti i tipi, soprattutto latino-americana, soprattutto da ballare ...

Uno degli aspetti che caratterizzano la nuova proposta e' quello enogastronomico: un ristorante con 500 metri coperti per assaggiare la speciale carne argentina, cotta direttamente sulla brace accompagnata dai grandi vini piemontesi

Altre proposte destinate a raccogliere gusti differeneti sono «La piola» per spuntini a base di formaggi, salumi e vini locali e l'area dedicata agli sportivi dove si troveranno le attivita' organizzate da «Tribu' in movimento»: spinning, aerobica, step, con corsi anche per i bambini da 6 a 12 anni. Numerosi i big intervenuti negli anni: Elio e le Storie tese, i Persiana Jones, Franco Neri, Pali e Dispari e Antonio Albanese

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Straconi

Dal 1977, ma con l'interruzione di alcuni anni, attorno alla città si svolge la corsa a piedi non competitiva che anima i primi di novembre e coinvolge ormai tradizionalmente moltissimi cuneesi.

Inoltre da alcuni anni, prima come Asic-Run, poi come Straconi Golden Run, si affianca alla corsa (o meglio camminata) non competitiva, la manifestazione sportiva che richiama atleti a livello internazionale.

La camminata non competitiva si snoda su un percorso di otto chilometri, partendo da P.za Galimberti, attraversando la città nuova verso il Santuario degli Angeli e scendendo poi di lì nel Parco Fluviale; infine, dopo aver toccato il centro storico, raggiunge nuovamente piazzaGalimberti.

La Straconi promuove il finanziamento per l’attività sportiva tra i giovani attraverso le piccole associazioni Sportive e le Scuole assegnando dei finanziamenti alle scuole ricavati dalle iscrizioni; queste ultime nel 2008 hanno oltrepassato le 14.000!

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La Fausto Coppi

Dal 1987 si svolge, solitamente nell'ultima settimana di giugno, una gara ciclistica granfondo che coinvolge ciclisti non professionisti dal 16 ai 65 anni di età. La corsa, organizzata dalla omonima associazione, prende il nome dal Campionissimo, e ricalca, o meglio ricalcava, la tappa del Giro d'Italia del 1949 vinta da Coppi. Essa, lunga 300 Km con 5100 m di dislivello, ebbe il seguente percorso: Cuneo - Colle dell' Agnello (2744 m) - Colle dell'Izoard (2360 m) - Colle del Mongenevre (1854 m) - Sestriere (2035) - Pinerolo. 

Il '49 è l'anno della consacrazione internazionale di Coppi e durante questa tappa leggendaria il Campionissimo firma quella che resterà la sua impresa più celebre, con 192 chilometri di fuga; il giornalista Mario Ferretti apre la sua radiocronaca con una frase entrata nella storia del ciclismo: "Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi".

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Il percorso della Fausto Coppi Medio Fondo e Gran Fondo è riservata come sempre ai ciclisti non professionisti dal 16 ai 65 anni di età e prevede premi e classifiche, mentre la Fausto Coppi  Epica ciclosportiva non agonistica è aperta a tutti i tesserati degli enti di promozione sportiva; entrambe, nel 2009, si terranno a Cuneo domenica 21 giugno. Questa manifestazione è ideata in ricordo dell’impresa realizzata da Fausto Coppi spiegata poc'anzi e, per questo motivo,  i partecipanti saranno invitati (non obbligati) a vestire indumenti e a cavalcare biciclette d’epoca! Anche il Giro d'Italia nel 2009, 60° anniversario della storica tappa ritornerà su queste stesse strade seguendo lo stesso percorso del '49.

Altre notizie sul sito www.faustocoppi.net.

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Novembre 2012 - Incursion in Cuneo 

Il titolo dell'evento è proprio in "english" ... Non è un (mio) errore ortografico !

L'evento in sè è una mostra d'arte contemporanea, principalmente all'aperto, che espone animali in plastica di varia foggia, dimensione e colore per la città ed avendo dunque come fondale: piazze, vie cortili, vetrine e balconi.

Le opere, costituite da plastica riciclata coloratissima sono frutto del lavoro di un gruppo artistico che si chiama Cracking Art Group; sono un gruppo di artisti internazionali che "esprimono attraverso l'arte il loro impegno nel sociale e in tutto ciò che riguarda la natura" (cit.:it.paperblog.com). 

Il Cracking Art Group è composto da : 

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La plastica usata dal Gruppo è frutto del cracking catalitico (da cui il nome del gruppo stesso), procedimento chimico con il quale si trasforma il petrolio in materia organica, L'attività del Gruppo si esprime attraverso performance coinvolgenti, in cui animali colorati e decisamente fuori scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati all’arte a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle autostrade. La dimensione del Gruppo, che vanta partecipazioni a rassegne internazionali (per due volte presenti ufficialmente alla Biennale di Venezia) e mostre dedicate in musei e fondazioni, non limita l’espressione individuale di questi sei artisti che lavorano anche come singoli interpretando, ciascuno secondo le proprie urgenze, le problematiche e le tensioni del nostro tempo.(cit. e adatt. :  www.teknemedia.net). 

L'evento è curato dalla Galleria d'Arte Skema5 (sede in via XX settembre 10 a Cuneo) che, in collaborazione con il comune per gli spazi espositivi, cura inoltre una mostra delle opere personali degli artisti che compongono il gruppo.  Esso segue l'esposizione fatta a fine ottobre sul tetto del Duomo di Milano - WOW !

Gli animali, quasi tutti oversize, sono chiocciole giganti, suricati, lupi vigilanti, rane, pinguini, conigli dagli sgargianti colori giallo, rosso, azzurro, fucsia oltre che bianco e nero.  E' curioso l'effetto di girare per la città, alla ricerca degli animaletti colorati , che ti appaiono nei posti meno probabili per quanto suggestivi ed a effetto. Per partecipare alla scoperta delle opere disseminate nella nostra città avete tempo dal 27/10/2012 fino al 07/12/2012. Accorrete, accorrete ! 

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Artisti e non solo - Cultura e spettacolo.

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Cartoline di Cuneo

Eccovi infine una galleria di cartoline d'epoca della città di Cuneo ...

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Foto panoramiche di Cuneo

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Ed infine alcune immagini panoramiche della città di Cuneo ...
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Collegamenti interni

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Collegamenti esterni

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Mappa di Cuneo (www.comuni-italiani.it)

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Mappa Cuneo
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44°24′N 7°32′E / 44.4, 7.53
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